Julian Assange, Federazione internazionale dei giornalisti: “Estradizione sarebbe un segnale disastroso per la libertà di informazione”.

L’estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, rappresenterebbe “un segnale disastroso per tutti gli informatori”. A ribadirlo la Federazione internazionale dei giornalisti, firmataria di un documento in difesa del noto blogger.

Un destino personale – che non può non riallacciarsi alla presunta democraticità del sistema informativo occidentale – ora nella mani della ministra degli Interni britannica, Priti Patel, dopo che la Westminster Magistrates’ Court di Londra ha emesso lo scorso mercoledì 20 aprile, l’ordine formale di estradizione negli Usa.

I firmati del documento, in particolare, hanno chiesto con urgenza il ritiro della richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti e la concessione dell’asilo politico alla Francia: “Il fondatore di WikiLeaks – evidenziano – è infatti uno di quei “facilitatori” che la direttiva per la protezione degli informatori adottata dall’Unione Europea nel 2019 è arrivata a proteggere e riconoscere. WikiLeaks ha fatto tutto questo e ora il suo fondatore si trova sul banco degli imputati. Rimarremmo indifferenti se tali accuse fossero fatte contro le persone che consentono di documentare ciò che sta accadendo oggi in Ucraina o, prima, in Siria?”, concludono i sostenitori di Assange.

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foto GrimsbyT, CC BY-SA 3.0