Jihadismo e videogame, ECR: “Chiari contenuti a favore del fondamentalismo islamico”.
Può un videogame produrre negative ripercussioni sui/sulle giovani e sulle menti più ‘fragili’? Ne sono convinti gli eurodeputati italiani del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei (ECR), Raffaele Fitto, Carlo Fidanza, Nicola Procaccini, Raffaele Stancanelli, Pietro Fiocchi, Sergio Berlato e Vincenzo Sofo, firmatari di una interrogazione parlamentare per chiedere alla Commissione europea di adottare apposite misure per evitare la distribuzione di videogiochi capaci di diffondere il fondamentalismo islamico e l’antisemitismo nel cyberspazio. Tra questi “Fursan al-Aqsa: The Knights of the Al-Aqsa Mosque”, un nuovo sparatutto dai chiari contenuti jihadisti e antisemiti per i parlamentari di ECR.
“La trama del gioco è quella di aiutare il protagonista, un miliziano arabo, a sterminare più israeliani possibili nella lotta per la liberazione della Palestina. Il gioco è pieno di contenuti espliciti a favore del fondamentalismo islamico: ad esempio, la copertina del gioco inneggia alla guerra contro Israele, le uccisioni sono accompagnate dal grido “Allah è grande” e vengono lanciati terrificanti messaggi di incitamento al terrorismo jihadista, all’odio e a uccisioni contro israeliani ed ebrei”.
Sulla questione è intervenuta la Commissaria europea Ylva Johansson: “La Commissione condanna tutte le manifestazioni di antisemitismo e la strategia dell’UE volta a combattere l’antisemitismo e a sostenere la vita ebraica mira esplicitamente a contrastare l’antisemitismo online, compreso quello che trae origine da ideologie estremiste violente. La decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia qualifica come reato i discorsi antisemiti online e offline che incitano alla violenza e all’odio e il regolamento UE n. 784/20213 sul contrasto della diffusione di contenuti terroristici online consente agli Stati membri di imporre la rimozione dei contenuti di stampo terroristico ai prestatori di servizi di hosting che offrono servizi nell’UE. Inoltre – prosegue Johansson – l’unità UE addetta alle segnalazioni su Internet di Europol invia segnalazioni di contenuti estremisti violenti e terroristici online alle piattaforme affinché ne prendano in considerazione la
rimozione a norma delle loro condizioni di servizio”.
Lo scorso mese di dicembre la casa di produzione di Fursan al-Aqsa, la Nidal Nijm Games, attraverso il proprio canale Twitter, ha annunciato il lancio del gioco nel 2022: “Per motivi tecnici la data di uscita prevista per dicembre sarà posticipata di alcune settimane, in sha Allah”.