Italia sotto osservazione per la violazione dell’European Media Freedom Act.
La Commissione Europea ha ribadito il proprio impegno nella tutela del pluralismo e dell’indipendenza dei media negli Stati membri, esprimendo preoccupazione per le recenti decisioni adottate in Italia in merito alla governance della RAI.
Lo scorso 24 gennaio, l’amministratore delegato della RAI, emittente pubblica italiana i cui vertici sono nominati dal governo, ha emesso una circolare annunciando la designazione di “responsabili editoriali” per tutti i programmi della rete. La mossa è stata duramente criticata, in particolare dall’Unione dei Giornalisti RAI (USIGRAI), che l’ha definita un tentativo di limitare l’autonomia editoriale dei conduttori e dei direttori, ponendo la RAI sotto un controllo diretto del governo.
Questa decisione appare in contrasto con l’Articolo 3 dell’European Media Freedom Act (EMFA), entrato in vigore l’8 novembre 2024, che impone agli Stati membri di garantire ai cittadini dell’UE il diritto di ricevere contenuti informativi plurali e indipendenti, tutelando la libertà editoriale dei fornitori di servizi media.
L’EMFA, che sarà pienamente applicabile da agosto 2025, prevede una serie di garanzie per l’indipendenza dei media di servizio pubblico, richiedendo agli Stati membri di assicurare che tali emittenti forniscano informazioni imparziali e pluraliste, senza subire interferenze governative.
La Commissione Europea sta monitorando ora da vicino i preparativi degli Stati membri, tra cui l’Italia, per l’attuazione dell’EMFA e prevede di interagire con le autorità nazionali competenti per garantire che le iniziative legislative rispettino gli obiettivi e i requisiti della normativa europea.
Il tema sarà incluso nel Rapporto sullo Stato di Diritto 2025, che analizzerà la situazione della libertà di stampa e del pluralismo in Italia e negli altri Paesi dell’UE.
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