Istruzione, Eurydice: “Notevoli differenze tra gli stipendi degli insegnanti nei diversi Paesi europei”.

La rete Eurydice della Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sugli stipendi degli insegnanti. La relazione – come ormai assodato – mostra che il reddito degli insegnanti varia considerevolmente tra i Paesi europei, generalmente in base al tenore di vita. Queste differenze riguardano non solo gli stipendi iniziali degli insegnanti, ma anche l’evoluzione nel corso di tutta la carriera.

La relazione, in particolare, ha esaminato gli stipendi di insegnanti e dirigenti di scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie nell’anno 2019/2020 in 38 sistemi d’istruzione europei. In media nella scuola dell’infanzia gli stipendi sono più bassi mentre nell’istruzione secondaria superiore sono più elevati, nonostante in alcuni Paesi europei tutti gli insegnati ad inizio carriera ricevano lo stesso stipendio. In un quarto dei sistemi d’istruzione gli stipendi iniziali (al netto dell’inflazione) sono rimasti identici o sono diminuiti nel corso degli ultimi cinque anni. Il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione in vista di uno spazio europeo dell’istruzione mette gli insegnanti e i formatori al centro della politica dell’istruzione.

LEGGI ANCHE:  Lotta al tumore nei bambini: il Parlamento europeo partecipa a “Settembre d’oro” e si illumina d’oro.

Per la Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, Mariya Gabriel “gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale nella nostra società. La retribuzione e le prospettive di carriera degli insegnanti dovrebbero essere parte integrante delle politiche volte ad attrarre e trattenere gli insegnanti più qualificati. Ciò vale soprattutto in un’epoca in cui molti Paesi europei devono far fronte alla crisi professionale che da qualche anno attraversa questo settore, alla mancanza di insegnanti e al loro invecchiamento”.