Istituto Toniolo: “L’Italia non può fare a meno dei giovani”.

Una delle sintesi più efficaci della condizione dei giovani italiani è quella fornita del presidente della Repubblica Mattarella nel tradizionale discorso di fine anno. In uno dei principali passaggi ha affermato che troppo spesso il nostro paese disconosce le attese delle nuove generazioni e le fa sentire «fuori posto». La questione centrale è quella del posto dei giovani. A confronto con i coetanei degli altri paesi li troviamo più nella casa dei genitori, meno nei percorsi di formazione più avanzata, meno nei luoghi di lavoro e all’interno dei processi di sviluppo, meno nel ruolo di genitori, di conseguenza fisicamente anche sempre meno in Italia (per la natalità che rimane bassa e per i flussi di uscita). Lo spazio civico e di azione compreso tra le mura della casa dei genitori e i confini del paese risulta sempre più impoverito dalla presenza innovativa, produttiva e generativa delle nuove generazioni.

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Di questi e altri temi si occupa il nuovo Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo (La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2024, ed. Il Mulino), realizzato in collaborazione con Ipsos, con il supporto del Laboratorio di Statistica applicata dell’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo. Le indagini e le analisi presentate in questo volume affrontano il rapporto delle nuove generazioni con i cambiamenti del proprio tempo, in particolare la transizione verde e l’intelligenza artificiale, i mutamenti nelle modalità di partecipazione civica, religiosa e lavorativa.