Istat: occupazione in aumento nel primo trimestre 2024. +394mila occupati.
Nel primo trimestre 2024 crescono i dipendenti a tempo indeterminato (+92 mila, +0,6%) e gli indipendenti (+32 mila, +0,6%), cala il numero di disoccupati (-55 mila, -2,9% in tre mesi) mentre aumenta quello degli inattivi di 15-64 anni (+37 mila, +0,3%). Il numero di occupati, stimati dalla Rilevazione sulle forze di lavoro al netto degli effetti stagionali, aumenta di 75 mila unità (+0,3% rispetto al quarto trimestre 2023) attestandosi a 23 milioni 820 mila in Italia.
L’occupazione, nel primo trimestre 2024, cresce anche in termini tendenziali (+394 mila, +1,7% in un anno), coinvolgendo, pure in questo caso, i dipendenti a tempo indeterminato (+3,1%) e gli indipendenti (+1,0%); i dipendenti a termine invece diminuiscono (-4,6%), insieme ai disoccupati (-123 mila in un anno, -5,9%) e agli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-233 mila, -1,9%).
Aumenta il ricorso alla cassa integrazione (7,8 ore ogni mille ore lavorate). Su base congiunturale, secondo l’Istat, il costo del lavoro per Unità di lavoro equivalente a tempo pieno (Ula) aumenta dello 0,1%, e la crescita è di pari intensità per le retribuzioni e per i contributi sociali; in termini tendenziali l’aumento del costo del lavoro è più marcato, si attesta all’1,6%, ed è trainato in particolare dalla componente retributiva che aumenta di +1,8% a fronte di un aumento di +0,9% dei contributi sociali.
Il tasso di disoccupazione scende al 7,7% (-0,6 punti in un anno), in calo soprattutto nel Mezzogiorno e tra i giovani. Nella ricerca di lavoro continua a prevalere l’uso del canale informale: la pratica di rivolgersi a parenti, amici e conoscenti è la più diffusa (la quota di chi lo fa rimane al 75,7%); seguono l’invio di domande e curriculum (65,4%, +1,3 punti) e la consultazione di offerte di lavoro (49,2%, +1,8 punti). In maggiore aumento, tra i disoccupati, la quota di chi si rivolge al Centro pubblico per l’impiego (27,3%, +3,3 punti) e, seppur meno intensamente, cresce anche quella di chi si rivolge alle agenzie private di intermediazione o somministrazione (20,0%, +0,8 punti).
Il numero delle persone in cerca di occupazione scende a 1 milione 974 mila (-123 mila rispetto al primo trimestre 2023, -5,9%), per effetto della diminuzione sia dei disoccupati con precedenti esperienze di lavoro sia di quanti sono alla ricerca del primo lavoro.
Tra gli stranieri il tasso di occupazione cresce di più che tra gli italiani (+1,2 e +0,9 punti, rispettivamente), è maggiore il calo del tasso di disoccupazione (-1,3 punti rispetto a -0,5 punti gli italiani) ed è meno intensa la diminuzione del tasso di inattività (-0,3 e -0,6 punti).
La crescita più consistente del tasso di occupazione si osserva tra gli individui di 50-64 anni (+1,4 punti rispetto a +1,1 punti dei 35-49enni e a +0,5 punti dei giovani di 15-34 anni) che mostrano anche la diminuzione più intensa del tasso di inattività (-1,3 punti rispetto a -0,8 dei 35-49enni e al lieve aumento di +0,1 punti dei giovani). Il tasso di disoccupazione diminuisce soprattutto tra i giovani.
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