Istat. Aumenta la disoccupazione giovanile, +1,5%.

Dopo quattro mesi di flessione secondo le ultimissime rilevazioni dell’Istat, il numero degli occupati nel nostro Paese è tornato a crescere, seppur di poco, soprattutto tra le donne e i lavoratori con più di 35 anni. L’aumento dell’occupazione su base mensile (+0,4% pari a +85mila unità) coinvolge le donne (+0,8% pari a +80mila), i dipendenti (+0,8% pari a +145mila) e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 25-34enni; gli uomini occupati risultano sostanzialmente stabili, mentre diminuiscono gli indipendenti. Nel complesso, il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali).

Ciononostante, da febbraio 2020 il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila. Facendo un rapido calcolo, negli ultimi quattro mesi il tasso di occupazione ha perso oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio 2020, torna sopra i livelli di febbraio.

Si aggrava il tasso di disoccupazione giovanile che raggiunge il 31,1% (+1,5 punti) mentre il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8%.

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Il confronto tra il trimestre maggio-luglio 2020 e quello precedente (febbraio-aprile 2020) segnala, quindi, un livello di occupazione inferiore dell’1,2%, corrispondente a -286mila unità. Nel trimestre crescono, invece, sia le persone in cerca di occupazione (+10,4% pari a +218mila) sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3% pari a +39mila unità).

Foto di Manuel Alvarez da Pixabay