Israele uccide almeno 550 persone in Libano, Jill Stein: “Il Paese sarà annientato”.

Dopo aver scatenato per quasi un anno una furia genocida a Gaza sostenuta dagli Stati Uniti con evidente impunità, Israele nelle ultime settimane ha puntato i suoi missili sul Libano.

Una escalation iniziata con una serie di attacchi in cui oggetti comuni come cercapersone e walkie talkie sono stati fatti esplodere a distanza come esplosivi mortali, uccidendo decine di persone e ferendone migliaia. Morti e dinamiche, va rimarcato, per nulla stigmatizzate dalle democratiche nazioni Ue e dagli “esportatori di democrazia” americani. Dettagli!

Non si è fermato, invece, il cinismo come ricorda l’intervento dell’ex direttore della CIA, Leon Panetta che, sui dispositivi di comunicazione esplosi in Libano ha dichiarato che “la capacità di piazzare un esplosivo in una tecnologia molto diffusa è una novità entrata direttamente nella catena di fornitura”.

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Nel frattempo, l’escalation continua mentre Israele lancia attacchi missilistici mortali in Libano che hanno ucciso almeno 550 persone, tra cui almeno 90 donne e bambini, e ne hanno ferite altre migliaia.

“Lunedì – si legge nella nota di Jill Stein del Partito Verde americano – il criminale di guerra Benjamin Netanyahu ha tenuto un discorso in inglese affermando che la sua guerra era contro Hezbollah, non contro il popolo del Libano. Ma quel messaggio aveva lo scopo di placare gli americani, motivo per cui è stato pronunciato in inglese”.

Durante un’intervista al notiziario israeliano di sabato, invece, il ministro dell’istruzione israeliano, Yoav Kisch, ha affermato che “non c’è differenza tra Hezbollah e il Libano…il Libano sarà annientato”. Quando l’intervistatore lo ha incalzato sulle implicazioni genocide di questa affermazione, ha ammorbidito la sua affermazione dicendo “Il Libano come lo conosciamo non esisterà più. Anche qui, dettagli per chi li sà cogliere!

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Inoltre, questa settimana in un post X scritto in ebraico, Amichai Chikli, ministro israeliano per gli affari della diaspora, ha dichiarato che “il Libano, anche se ha una bandiera e anche se ha istituzioni politiche, non soddisfa la definizione di Paese” e, ancora, che Israele deve “ricalcolare un percorso per quanto riguarda la linea di confine con l’entità che si definisce Stato, ovvero il Libano”.

“L’amministrazione Biden-Harris – tuona Jill Stein – ha finanziato e protetto i crimini di guerra israeliani a Gaza per quasi un anno. Il regime genocida israeliano non cerca nemmeno più di nascondere le sue intenzioni sanguinarie nei confronti del Libano e dei suoi vicini in Medio Oriente. Siamo catapultati verso la terza guerra mondiale”, ha concluso la candidata alla presidenza degli Stati Uniti d’America.

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