Israele: le proteste anti-Netanyahu paralizzano Tel Aviv e Haifa.

Cresce la protesta anti-Netanyahu in Israele, specialmente in diverse città della Palestina occupata, tra cui Tel Aviv e Haifa.

A fomentare la crisi, la decisione del premier israeliano di “silurare” il ministro della Guerra Yoav Gallant, mentre tra i gruppi che hanno indetto la manifestazione c’erano le famiglie dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza, che da tempo accusano Netanyahu di “giocare con la vita dei loro cari”.

Famiglie secondo le quali la rimozione di Gallant è un’altra mossa di Netanyahu mirata a far fallire i negoziati per un cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri.

Una nuova nomina che diventerà effettiva domani l’approvazione del Governo Netanyahu: “Vorrei ringraziare il Primo Ministro Netanyahu per la fiducia che ha riposto in me nominandomi ministro della Difesa – ha dichiarato Israel Katz – Lavoreremo insieme per marciare verso la vittoria sui nostri nemici e raggiungere gli obiettivi della guerra: il ritorno dei rapiti, che è la missione più importante, la distruzione di Hamas a Gaza, la sconfitta di Hezbollah in Libano, il contenimento dell’aggressione iraniana e il ritorno sicuro dei residenti del nord e del sud di Israele alle loro case”.

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foto jorono da Pixabay.com