Israele. Gli USA chiedono lo stop ai bombardamenti ma mandano la THAAD.

Mentre la stampa mainstream afferma che l’Amministrazione di Joe Biden starebbe “facendo pressioni” su Benjamin Netanyahu per bloccare i bombardamenti alla missione di pace dell’ONU in Libano (l’UNIFIL) e togliere le limitazioni agli ingressi degli aiuti umanitari a Gaza, gli USA proprio ieri hanno consegnato a Israele l’ennesimo equipaggiamento letale: la batteria di difesa aerea THAAD (Terminal High-Altitude Area Defense), insieme a 100 soldati coinvolti nel dispiegamento della fornitura militare in Israele. Altri militari e munizioni, ancora, arriveranno nei prossimi giorni.

Nell’occasione, paradossalmente, il Segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III ha chiesto al Governo di Tel Aviv di passare dalle operazioni militari in Libano a un percorso diplomatico per garantire la sicurezza dei civili su entrambi i lati del confine il prima possibile e “sollevato preoccupazione” per la terribile situazione umanitaria a Gaza. Eppure, secondo la stessa candidata Jill Stein, dietro il blocco degli aiuti a Gaza ci sarebbe sempre la mano degli USA.

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Alla base della decisione presa dall’Amministrazione Biden di inviare la THAAD (e oltre 20 miliardi di dollari in armi negli ultimi tempi) la necessità di difendere Israele dall’attacco dell’Iran. “Il 13 aprile – spiega la vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh – avevamo più caccia in aria per l’abbattimento di droni e missili da crociera” aggiungendo che ora “il THAAD è destinato a fare lo stesso da terra”.  

foto defense.gov, U.S. Army photo by Pfc, Josefina Garcia