Israele fa quello che vuole in Medio Oriente, Borrell e Lenarčič: “No all’evacuazione a Khan Younis”.
Oggi, l’Alto Rappresentant dell’Ue, Josep Borrell, e il Commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, hanno rilasciato una dichiarazione per stigmatizzare le azioni unilaterali dello Stato di Israele nell’area di Khan Younis, dove si stanno evacuando in massa i civili.
“L’Unione Europea è profondamente preoccupata per gli ordini dell’esercito israeliano di evacuare i civili dall’area di Khan Younis. Circa 250.000 persone sono colpite dagli ordini di evacuazione. Questi ordini minacciano anche i pazienti dell’Ospedale Europeo, uno dei pochi ospedali rimasti parzialmente funzionanti nella parte meridionale di Gaza. I pazienti feriti e malati dell’European Hospital, tra cui donne incinte e anziani, sono stati costretti a trasferirsi in altre strutture, come il Nasser Hospital. Questa decisione di evacuazione peggiorerà sicuramente il sovraffollamento e causerà gravi carenze negli ospedali rimanenti già sovraffollati, in un momento in cui l’accesso alle cure mediche di emergenza è fondamentale”, si legge nella nota congiunta.
Una azione cinica e riprovevole che, visti i precedenti, continuerà nonostante le “osservazioni” dell’Unione europea e delle principali istituzioni mondiali. Le evacuazioni forzate, nella più totale indifferenza, stanno infatti creando una crisi umanitaria all’interno della crisi, esasperano una situazione umanitaria già catastrofica, con quasi 1,9 milioni di abitanti di Gaza sfollati all’interno della Striscia, come affermato dalla coordinatrice umanitaria e di ricostruzione senior delle Nazioni Unite per Gaza Sigrid Kaag nel Consiglio di sicurezza.
Non ci sono, al momento, strutture per ospitare le persone e soddisfare le immense esigenze dei nuovi sfollati ma, l’Unione europea “ribadisce che l’azione di Israele deve conformarsi al diritto umanitario internazionale, garantendo la sicurezza durante il transito e un alloggio adeguato nelle aree di rifugio per i palestinesi chiamati a evacuare. Israele è parimenti responsabile di garantire che gli sfollati possano tornare alle loro case o alle aree di residenza abituale, una volta terminate le ostilità”…campa cavallo!
Una dichiarazione – che con molta probabilità non sortirà alcun effetto nella diplomazia mondiale – che si conclude con la richiesta per il cessate il fuoco e la protezione della logistica per gli aiuti umanitari a Gaza. “L’Unione europea ricorda l’obbligo di rispettare e attuare le ordinanze della Corte internazionale di giustizia (ICJ) del 26 gennaio e del 24 maggio 2024, che sono giuridicamente vincolanti. L’UE dà il suo pieno sostegno alla tabella di marcia globale presentata dal presidente Biden e chiede l’immediata attuazione della risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nonché l’attuazione delle risoluzioni 2728, 2720 e 2712 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.
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