Israele a Biden: “Colpiremo l’Iran”.

Sale la tensione (basta poco con Israele) in Medio Oriente. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha infatti annunciato all’Amministrazione Biden, secondo il Washington Post, che Israele ha in programma di colpire obiettivi militari in Iran. L’unico Paese, al momento, colpito da sanzioni Ue. Dettagli di poco conto restando nel perimetro della “bilanciamento democratico”…

Secondo fonti ufficiali, durante una telefonata con Biden, Netanyahu avrebbe confermato il piano di attacco all’Iran “volto a impedire una guerra su vasta scala”. Sì, certo! Bisogna aspettarsi che l’Iran porga sempre l’altra guancia.

Ma, come facilmente riscontrabile anche dal “presidente americano parcheggiato”, un attacco dello Stato ebraico agli impianti nucleari iraniani potrebbe innescare “un’ulteriore escalation” e aumentare il rischio che gli Stati Uniti vengano coinvolti negli eventi in corso in misura maggiore. Tutto sommato non sarebbe un grande problema per i lobbysti americani che, solo recentemente, hanno spinto l’Amministrazione “democratica” a erogare 20 miliardi di armi per “la difesa di Israele”.

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Sui tempi dell’attacco, sempre secondo il Washington Post, l’IDF dovrebbe agire prima delle elezioni presidenziali statunitensi, in programma il prossimo 5 novembre. Elezioni dove si spera possa vincere l’unico candidato veramente interessato a dare un taglio alla politica guerrafondaia dei democratici americani di Biden e “Kamala”.

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