Isola dei Cavoli, GrIG: “Regolamentare gli accessi”.

La Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, lo scorso 19 luglio, ha risposto, in relazione alla fruizione turistica dell’Isola dei Cavoli, sul litorale di Villasimius, all’ istanza di accesso civico, inoltrata dal Gruppo d’Intervento Giuridico.

Lo spunto, ricordano dal GrIG, era stato fornito dalla presenza di un quad riscontrata da turisti, piuttosto sconcertati in quanto ricade in un’area naturale protetta marina ed è tutelata da numerosi vincoli di natura ambientale e culturale. Nel sito, recentemente, si sarebbero anche svolte feste private nel Faro.

La Soprintendenza cagliaritana ha, quindi, effettuato, insieme ai Carabinieri del N.T.P.C. e al personale dell’A.M.P., del Comune di Villasimius e della Coop. Diomedea (servizi turistici dell’A.M.P.), un sopralluogo lo scorso 6 luglio per verificare le modalità di fruizione dell’Isola e, in particolare, del Faro, sottoposto a disciplinare d’uso (art. 57 bis del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.; nota prot. n. 33441 del 17 novembre 2020) , accertando lo svolgimento di una festa privata con 25-30 partecipanti nel Faro “del quale erano state fornite le chiavi dal Direttore dell’Area Marina Protetta”, come ricordato nel verbale prot. n. 26129 del 7 luglio 2022.

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La Soprintendenza ha quindi chiesto alle amministrazioni competenti di procedere alla redazione di un regolamento di accesso, sosta e fruizione apposito per il Faro e l’Isola, un vero e proprio gioiello naturalistico del Mediterraneo, ricco di endemismi botanici, fra cui la Brassica insularis, il Verbascum conocarpum, il Limonium retirameum, la Bryonia marmorata, l’Helicodiceros muscivorus.

Per il suo eccezionale valore naturalistico, l’Isola dei Cavoli, oltre a esser tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), fa parte del sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Isola dei Cavoli, Serpentara, Punta Molentis e Campulongu” (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali) e della zona di protezione speciale (Z.P.S.) “Isola dei Cavoli (direttiva n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica). Rientra anche nell’area marina protetta “Capo Carbonara” (leggi nn. 979/1982 e s.m.i. e 394/1991 e s.m.i.), istituita con D.M. 15 settembre 1998 e s.m.i.

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Sull’Isola, ricordano dal GrIG, sorge il Faro, ottocentesco e realizzato su una preesistente torre costiera cinquecentesca. E’ bene culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), individuato con decreto Segretariato BCA Sardegna n. 71 del 3 novembre 2009.