Iran all’ONU: “Netanyahu andrebbe processato”.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu dovrebbe essere processato per i suoi crimini. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi nel corso del suo intervento all’ONU. Assemblea delle Nazioni Unite, sempre secondo l’esponente della diplomazia iraniana, che avrebbe dovuto vietare l’intervento all’assemblea del Benjamin Netanyahu.

“Netanyahu e la sua banda criminale devono essere arrestati e processati per i crimini più atroci”, ha detto ieri Abbas Araghchi. “È una vergogna che un assassino possa presentarsi all’ONU e avvelenare l’Assemblea generale con bugie e minacce di invasione di altri Stati”.

Ministro, ancora, particolarmente critico verso l’inerzia dell’ONU verso lo Stato israeliano: “Si è detto più che abbastanza sugli orrori del genocidio in corso a Gaza, ma non si è intrapresa una sola azione per fermarlo. Invece, la mafia criminale israeliana viene premiata e i suoi crimini giustificati e normalizzati davanti ai nostri occhi”. 

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“Ieri mattina Israele ha utilizzato diversi missili bunker buster da 5000 libbre, regalati dagli Stati Uniti, per colpire zone residenziali a Beirut. L’aggressione di Israele si basa sul sostegno militare e politico degli Stati Uniti. Le armi americane costituiscono la maggior parte dell’armamento e delle munizioni israeliane utilizzate a Gaza, e quindi gli Stati Uniti sono coinvolti ogni aspetto delle atrocità compiute da Israele”, ha aggiunto Abbas Araghchi.

Stati Uniti, secondo il ministro iraniano, “incapaci di trovare cargo aerei sufficienti per consegnare il materiale militare a Israele” e, di fatto, complici dei massacri nel Medio Oriente.

“È ormai più di un anno che la campagna genocida a Gaza è in corso – spiega ancora il ministro Araghchi -. Più di duecentomila persone sono state massacrate, ferite o sepolte sotto le macerie. L’intera Striscia di Gaza è stata rasa al suolo. Bambini e donne sono stati deliberatamente assassinati in massa come parte del capriccio deliberato di Israele di annientare la Palestina”. Considerazioni dovute che molto dicono sulla credibilità dell’ONU, dato che il rispetto della sua Carta è, da ormai diversi lustri, disatteso da Israele e, di riflesso, dalla Comunità internazionale che, nel silenzio e nella “diplomazia”, continua a non intervenire per fermare un tale progetto genocida.

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“Netanyahu sta lottando per spingere gli Stati Uniti in una guerra con l’intera regione, sia per mantenere se stesso al potere, sia per influenzare l’esito delle prossime elezioni americane”, ha concluso Araghchi.

foto UN Photo/Manuel Elías