Investimenti immobiliari, Fiaip-Fimaa-Anama: eccessiva complessità per Bonus Edilizi e Superbonus 110%.
Si riduce la pressione fiscale sugli investimenti immobiliari privati ma bisogna intervenire sulla proroga del Superbonus e di tutti i Bonus Casa, mantenendo gli incentivi fiscali edilizi attuali per i prossimi 3 anni. Sono queste le principali valutazioni condivise dalla Fiaip, Fimaa e Anama, in merito al disegno di Legge di Bilancio 2022 e triennale 22-24, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 ottobre.
Disegno di legge dove sono previste riduzioni della pressione fiscale, per circa 8 miliardi, ancora 4 miliardi di sconti sulle bollette e di incentivi alle imprese, e proroghe degli incentivi fiscali edilizi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni fino al 2024 alle medesime aliquote così come il Superbonus 110% viene esteso al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee a 25.000 euro mentre il Bonus facciate è prorogato solo di un anno, il 2022, e con una percentuale ridotta di un terzo ovvero dal 90% al 60%.
Misure importanti per le tre organizzazioni sindacali di categoria, per le quali bisogna prorogare i Bonus Edilizi e il Superbonus 110% per i prossimi tre anni in maniera piena con le stesse caratteristiche e attuali aliquote: “Finalmente si riduce la pressione fiscale e si ragiona in maniera prospettica in relazione agli incentivi fiscali immobiliari – dichiarano il Presidente di Fiaip Gian Battista Baccarini e Coordinatore della Consulta, il Presidente di Fimaa Santino Taverna e il Presidente Nazionale Anama Renato Maffey – ma la proroga del Superbonus 110% e di tutti i Bonus Edilizi, compreso il Bonus Facciate, deve essere piena per tre anni, mantenendo per tutti la previsione della cedibilità del credito e dello sconto in fattura, affinché tali misure siano realmente accessibili ed efficaci contribuendo alla dinamicità del mercato immobiliare”.
“Siamo infatti convinti – continuano i tre Presidenti – che il reale fattore vincente di tutta l’impostazione dei bonus legati all’immobiliare sia stata, e continui ad essere, la possibilità per il contribuente di avere un beneficio immediato attraverso la cessione del credito o lo sconto diretto in fattura. Procedura che insisteremo affinché sia mantenuta anche per il futuro”.
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