Invasione dell’Ucraina, Parlamento europeo: “Rispondere alla Russia con fermezza”.
In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, il Parlamento europeo ha chiesto – con 637 voti favorevoli, 13 voti contrari e 26 astensioni – l’adozione di sanzioni più severe contro la Russia e di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’UE.
Il Parlamento ha denunciato anche il ruolo del dittatore bielorusso Aleksander Lukashenko nell’aggressione e invitato la Commissione e i Paesi dell’UE “a prestare un’assistenza umanitaria di emergenza supplementare all’Ucraina, in cooperazione con le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite e con altre organizzazioni partner internazionali”.
La risoluzione adottata invita “le istituzioni dell’Unione ad adoperarsi per concedere all’Ucraina lo status di paese candidato all’adesione all’UE”. Tale procedura dovrebbe essere “in linea con l’articolo 49 del trattato sull’Unione europea e sulla base del merito”. Nel frattempo, l’UE dovrebbe “continuare ad adoperarsi” per l’integrazione dell’Ucraina “nel mercato unico dell’Unione” in virtù dell’esistente accordo di associazione UE-Ucraina.
Pur accogliendo con favore la rapida adozione di sanzioni da parte dell’UE, i deputati chiedono “che la portata delle sanzioni sia ampliata e che esse siano mirate strategicamente a indebolire l’economia e la base industriale russe”.
I deputati chiedono, che siano limitate le importazioni delle più importanti merci di esportazione russe, tra cui petrolio e gas, che siano vietati nuovi investimenti dell’UE nella Federazione russa e nuovi investimenti russi nell’UE, che l’accesso di tutte le banche russe al sistema finanziario europeo sia bloccato, che la Federazione russa e la Bielorussia siano escluse dal sistema SWIFT.
Il testo invita inoltre i Paesi dell’UE “ad accelerare la fornitura di armi difensive all’Ucraina in linea con l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, che consente l’autodifesa individuale e collettiva”. È poi favorevole “a rafforzare la cooperazione in materia di intelligence con l’Ucraina per quanto riguarda l’aggressione in corso”.
Il Parlamento accoglie con favore l’impegno assunto dall’Unione europea di “attivare la direttiva sulla protezione temporanea, al fine di garantire una protezione immediata a tutti i rifugiati provenienti dall’Ucraina”. Chiede inoltre che “la responsabilità per l’accoglienza dei rifugiati che arrivano alle frontiere esterne dell’UE” sia ripartita equamente tra i Paesi dell’Unione.
I deputati chiedono la rapida adozione di “sanzioni mirate nei confronti delle persone responsabili di corruzione ad alto livello in Russia e Bielorussia, nonché degli oligarchi e dei funzionari vicini ai vertici del potere”.
Invitano infine i Paesi dell’UE e “i Paesi alleati con regimi di residenza tramite investimenti” (i cosiddetti “visti d’oro”) “a rivedere tutti i beneficiari di tali status di residenza e a revocare quelli attribuiti ai cittadini russi con ingenti patrimoni e alle loro famiglie, in particolare quelli legati a persone e imprese oggetto di sanzioni”.
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