International Summer Week: i summerweekers ospiti a Palazzo Bacaredda.
Palazzo Bacaredda ha aperto oggi le porte ai 150 giovani, provenienti da 50 Paesi, partecipanti all’edizione 2024 dell’International Summer Week. 24a annata, promossa dalla TDM2000, organizzazione benchmark nel settore delle politiche giovanili e membro del Comitato CASMI, che offre ai partecipanti l’opportunità di immergersi nella cultura sarda e, come confermato dal topic dell’edizione 2024, “scambiare idee sull’imprenditoria sociale e sul protagonismo giovanile”.
Ad accogliere i giovani, il presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Marco Benucci che ha rimarcato l’importanza dell’evento per la sua capacità di sostenere “l’incontro e lo scambio culturale tra ragazzi e ragazze” e “promuovere la Città di Cagliari all’estero”.
Palazzo della città, successivamente, mostrato ai 150 summerweekrs che hanno apprezzato la storia e gli interni della “casa dei cittadini e delle cittadine di Cagliari”, come più volte rimarcato nel corso della giornata.
Presente anche Chiara Cocco che, con i suoi 23 anni, rappresenta la consigliera più giovane del Comune di Cagliari: “In questo momento storico, i giovani si apprestano ad affrontare gravi problemi locali e globali, come la disoccupazione, le guerre e il cambiamento climatico. Incoraggio i ragazzi a sfruttare al massimo le opportunità di crescita personale e professionale offerte dalla Summer week”.
Esponente di un partito (quello dei Progressisti) che, per i/le giovani del comune non ha certamente brillato nei due precedenti mandati al Governo della Città, dell’attuale sindaco Massimo Zedda. Amministrazioni (in continuità con la ‘sfigatissima’ esperienza Truzzu) dove sono continuate, tra affidamenti diretti e mancanza di visione, le spendite di risorse pubbliche per il mantenimento di un servizio informagiovani scarsamente conosciuto nel territorio e confermato, infine, lo scarso (per non dire assente) stanziamento di risorse per le politiche giovanili che, nel Comune di Cagliari, continua, inspiegabilmente, ad essere ascritto al bilancio per le politiche sociali. Quasi a confermare una visione esclusivamente negativa dei giovani, visti, dalla classe dirigente locale, come problematici e incapaci di dare il proprio contributo alla crescita della città e dei suoi servizi.