Insularità, Cossa. “L’isolamento si combatte con politiche innovative e coraggiose”.

“L’isolamento si combatte con politiche innovative e coraggiose”, praticamente il contrario di quanto fatto nel corso della XVI Legislatura del Consiglio regionale della Sardegna, specialmente con riferimento alla sanità, trasporti, giovani e famiglie. Nulla di nuovo se non fosse che a dirlo oggi è stato uno dei rappresentanti di uno dei gruppi di maggioranza, il consigliere Michele Cossa dei Riformatori. Ricordiamolo, una delle forze che hanno sostenuto l’attuale e disastroso mandato del Presidente Christian Solinas.

“Sono convinto che le basi poste da questa Commissione – scrive Cossa in riferimento alla presunta utilità della commissione consiliare sull’insularità – siano un passo avanti verso un futuro prospero e sostenibile per la Sardegna. Con l’obiettivo di esplorare nuove strade, promuovere lo sviluppo economico, tutelare l’ambiente e migliorare la qualità della vita dei sardi, garantendo che essa sia non solo un luogo meraviglioso in cui vivere, ma anche un modello di innovazione e sostenibilità”.

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Premesse per sostenere l’importanza e l’impatto delle attività svoltesi negli ultimi 4 anni: “Quattro anni di attività intensi, che hanno portato allo storico risultato di inserire il principio di insularità nell’articolo 119 della Costituzione. Quattro anni in cui la Commissione speciale per l’Insularità ha lavorato senza sosta, anche durante il difficile periodo della pandemia, con approfondimenti, audizioni, il coinvolgimento di tutti gli attori della nostra società, dall’Università alle imprese, e della politica sarda, e creando una collaborazione proficua con la Sicilia per raggiungere il primo traguardo del reinserimento del principio di insularità in Costituzione”.

Ad oggi, però, dall’istituzione della commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, escludendo la serie infinita di audizioni, è emerso ben poco, senza considerare la percezione generale dei commissari, secondo i quali i sardi “chiedono privilegi ingiustificati”.

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A poco, quindi, servirebbero le “possibili proposte” della commissione regionale “cenerentola” mirate a superare il gap dovuto alla condizione insulare, come rilevato, anche in presenza della nuova commissione, dallo stanziamento delle risorse per la continuità territoriale dei/delle sardi/e da parte del Governo nazionale.