“Insieme”: Scuola e Corte Costituzionale verso il 2 Giugno.
Una serie di incontri tra giudici costituzionali e scuole, dal 3 maggio e fino al 2 giugno, per sancire il sentimento di appartenenza alla res pubblica e dare attuazione ai valori costituzionali che sono alla radice del nostro “stare insieme”. Questa è la nuova iniziativa del Ministero dell’Istruzione e della Corte costituzionale per approfondire la conoscenza della Costituzione, che la legge 20 agosto 2019 n. 92 pone alla base dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica. Un percorso etico, culturale, giuridico, che viene da lontano e guarda al futuro, per costruire una comune coscienza civica.
Dopo il “Viaggio in Italia, la Corte costituzionale nelle scuole”, interrotto bruscamente dalla pandemia a febbraio 2020, con questa iniziativa riprende la collaborazione diretta tra Ministero dell’Istruzione e Consulta – sia pure con le modalità che l’attuale contesto emergenziale consente – anche come segnale di ritorno alla normalità.
Negli incontri in calendario tra i giudici costituzionali e le scuole secondarie di secondo grado saranno approfonditi temi riconducibili ai principi costituzionali, prendendo spunto dagli episodi della Libreria dei Podcast della Corte costituzionale. Si parlerà, quindi, di arte, scienza e libertà di pensiero (articolo 33 della Costituzione); di bilancio come bene pubblico, debito e giovani (articolo 81); di referendum (articolo 75); di parità di genere (articoli 3 e 51); di lavoro e welfare (articoli 4, 32, 37, 38); di dignità e solidarietà (articolo 2); di funzione rieducativa della pena (articolo 27) e di molto altro ancora. Naturalmente, si parlerà della Corte costituzionale, organo di garanzia dei diritti fondamentale e del rispetto delle regole istituzionali.
Su questi temi, dopo l’introduzione dei giudici, avrà luogo un’interlocuzione con le studentesse e gli studenti.
Ogni incontro si svolgerà con collegamento da remoto e sarà trasmesso in diretta streaming, accessibile dal sito del Ministero dell’Istruzione, in modo da consentire la partecipazione del maggior numero di studenti, anche diversi da quelli direttamente coinvolti nell’incontro.