Inps, Pasquale Tridico: “Quota 100 non ha stimolato le assunzioni di giovani”.

“Quota 100 ha permesso il pensionamento anticipato di 180.000 uomini e 73.000 donne nel primo biennio 2019-20, mentre Opzione Donna ha portato circa 35.000 pensionamenti nello stesso periodo. Rispetto agli impatti occupazionali attraverso la sostituzione dei pensionati in Quota 100 con lavoratori giovani, un’analisi condotta su dati di impresa non mostra evidenza chiara di uno stimolo a maggiori assunzioni derivante dall’anticipo pensionistico”. Così il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha commentato l’efficacia di Quota 100 (il sistema per la pensione che permette di anticipare l’uscita dal lavoro a momento in cui la somma tra l’età del lavoratore e il numero di anni di contributi previdenziali accreditati è pari a 100), nel corso della relazione annuale illustrata alla Camera dei Deputati.

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”La società italiana – ha poi ricordato Tridico – sta perdendo il contributo dei giovani, identificabili come la fascia entro i 29 anni: erano il 51,6% della popolazione nel 1951, sono oggi circa il 28%. Al rischio di diventare una risorsa sprecata si coniuga il rischio di costo sociale, che già oggi si concretizza nella disoccupazione e dei neet, la permanenza in famiglia, la scarsa o nulla partecipazione sociale”.

Situazione aggravata dal saldo negativo legato alla migrazione: “L’ingresso di lavoratori dall’estero, ha solo in parte compensato lo squilibrio. Negli ultimi 15 anni i giovani italiani sotto i 15 anni sono calati (da 7,8 milioni a 6,8 milioni) più di quanto abbiano compensato i giovani stranieri (saliti da 367mila a 968mila). Le cose si aggraveranno col trascorrere del tempo, data la composizione non omogenea per fasce d’età della popolazione italiana”.

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