INPS: “Giovani e donne al centro della campagna sulla previdenza”.

L’INPS punta a migliorare la propria comunicazione verso le nuove generazioni. A dirlo, nel corso del Meeting di Rimini, il Presidente dell’istituto, Gabriele Fava, durante la presentazione del “Progetto Giovani”, in programma dal prossimo mese di ottobre e ideato per avvicinare i giovani under35 al mondo della previdenza.

“Uno degli obiettivi dei prossimi anni per l’Inps sarà quello di comunicare e raggiungere le nuove generazioni, informando e creando maggiore consapevolezza rispetto al futuro previdenziale e all’obiettivo di costruire un salvadanaio. Allargare la base contributiva è fondamentale per la sostenibilità del sistema”, ha dichiarato Fava.

Dichiarazioni, però, tardive in un Paese ormai condannato al “salto del banco” del sistema previdenziale, visto il forte restringimento della fascia in età produttiva in Italia, frutto di decenni di politiche sbagliate per l’inclusione dei giovani e delle donne. Esternazioni, tutto sommato, in linea con le altre espressioni autocelebrative condivise nel corso della kermesse romagnola.

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La stessa idea che si possa arrivare ai giovani precari, Neet e ai lavoratori irregolari semplicemente con un’App (denominata per di più “Contaci”) e attraverso il lancio dell’ennesimo “sportello mobile” nelle varie città italiane “con podcast informativi, video tutorial”, non può che suscitare tenerezza nel 2024.

Ma dall’Inps credono nella bontà dell’iniziativa: “L’obiettivo della campagna di educazione previdenziale e dell’APP ‘Contaci’ è di integrare il set informativo con strumenti più smart e di facile utilizzo, con l’obiettivo di dimostrare ai giovani che avranno una pensione pubblica e che l’importo della stessa dipenderà dal loro percorso lavorativo; nel sistema contributivo l’obiettivo principale è l’aumento del montante contributivo su cui sarà calcolata la pensione e l’età di uscita (più è alta, maggiore sarà l’importo della pensione). Parlare di questo sistema ai ragazzi e ai giovani, migliorare l’educazione previdenziale come parte dell’educazione civica, permette di superare anche asimmetrie informative che ostacolano l’uguaglianza sostanziale perseguita nella Costituzione”, conclude Fava.

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foto INPS