Inps: giovani e donne al centro del nuovo rapporto anuale.
La risposta ai nuovi bisogni dei cittadini può venire dal welfare generativo. Un approccio che prevede il passaggio da un sistema focalizzato sulla mera gestione delle risorse pubbliche e sul pagamento delle pensioni, ad uno in grado di personalizzare le prestazioni in base alle reali esigenze delle persone. Questo il pensiero del presidente dell’INPS, Gabriele Fava, secondo il quale nei prossimi anni l’Istituto dovrà sempre più vicino ai cittadini, con servizi personalizzati, con un’attenzione particolare “ai giovani, alle donne e alle imprese”.
“In termini sostanziali si tratta di garantire una presa in carico e un accompagnamento continuo dei cittadini, a seconda dei bisogni che emergono nel corso della loro vita” – prosegue Fava –. “Uno degli obiettivi della nuova Governance dell’INPS, in una prospettiva di educazione previdenziale, sarà di “ingaggiare” le giovani generazioni, anche chi è fuori dal mercato del lavoro o non ha un’occupazione stabile, sulla ‘questione previdenziale’, e aiutarle nella costruzione del proprio ‘salvadanaio previdenziale’, prima di tutto informando e formando meglio a partire dalle scuole e dalle università. Quella della promozione della cultura previdenziale è una delle sfide più importanti che ci siamo dati con il nuovo Consiglio d’Amministrazione, per accrescere nelle giovani generazioni la consapevolezza che la pensione di domani si costruisce con il lavoro di oggi”.
Grande attenzione nella relazione del presidente anche alla questione demografica: nel 2050 i cittadini con 65 anni e più potrebbero rappresentare fino al 35% della popolazione nazionale e questo determina la necessità di ripensare l’attuale sistema di welfare. L’aumento del peso di questa fascia di popolazione rispetto a quella in età lavorativa andrà di pari passo con la crescita dei consumi legati a questa categoria, alimentando la cosiddetta silver economy, e rendendo indispensabili politiche di invecchiamento attivo ed age management; allo stesso tempo rappresenta una grande opportunità anche per l’occupazione.
“Occorre essere consapevoli che gli anziani, ‘i diversamente giovani’, come preferisco chiamarli, rappresentano una grande risorsa della nostra società. Un esempio evidente è il ruolo svolto dai nonni che sostengono le famiglie e si prendono cura dei nipoti” – prosegue Fava – “su questo nuovo scenario socioeconomico l’INPS ha iniziato a investire concretamente con il progetto “Spazio blu”, la prima iniziativa di senior housing realizzata assieme a Gruppo CDP, Gemelli e Investire SGR: un nuovo modo di concepire la residenzialità degli over 65 autosufficienti. Il primo progetto sarà implementato a Roma, in un complesso immobiliare del quartiere Camilluccia-Trionfale e verranno creati spazi dedicati alla socializzazione, alla salute e alla cultura con living room, sala lettura, infermeria di condominio, sala cinema. Stiamo verificando la possibilità di aumentare il numero delle residenze per anziani sull’esempio delle nostre Case Albergo, finanziate dal Fondo Credito dei dipendenti pubblici”.