Ingressi irregolari in Italia. “Chinese Shuttles”: sgominata un’organizzazione cinese.

La Polizia di Stato di Trieste, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica — Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato a termine una operazione di Polizia Giudiziaria che ha consentito di sgominare un sodalizio criminale cinese dedito al favoreggiamento all’immigrazione irregolare attraverso la rotta balcanica.

Operazione che ha permesso di accertare l’esistenza di un consistente flusso di cittadini cinesi irregolari che, a piccoli gruppi, venivano fatti arrivare in aereo ai confini esterni europei in Paesi (prevalentemente in Serbia) ove entravano in esenzione di visto e poi, da li, accompagnati in auto attraverso Bosnia Herzegovina, Croazia e Slovenia, sino al confine di Stato italiano.

Una volta in Italia, venivano prelevati da connazionali che li trasportavano in auto presso un punto di smistamento: una vera e propria “casa sicura”, Sita a Cazzago di Pianiga (VE), ove i clandestini sostavano per uno o due giorni, e da dove venivano poi prelevati da altri autisti, che si occupavano di condurli alle destinazioni finali, per lo più in Italia, ma anche in altri Paesi europei quali Francia e Spagna.

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Durante la permanenza nella casa sicura, venivano ritirati i passaporti usati durante il viaggio, che venivano poi rispediti in Cina.

Il che significa che, da quel momento in poi, i clandestini diventano dei veri e proprio fantasmi, destinati ad un severo sfruttamento fino all’estinzione del debito contratto per il viaggio; relegati in laboratori, sartorie, etc., senza alcuna possibilità di una vita libera o semilibera, senza assistenza medica, senza nulla, se non un giaciglio ed un luogo ove lavorare a oltranza, fino al ritorno in Cina dopo qualche anno.

Gli stranieri irregolari complessivamente individuati nel corso delle attività investigative ammontano a settantasette , tra cui molte donne ed alcuni minori, tra i quindici ed i 18 anni.

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Nove invece i cittadini cinesi complessivamente arrestati nel corso dell’operazione per favoreggiamento aggravato all’immigrazione irregolare, di cui otto sorpresi all’ atto di attuare i trasferimenti illegali dal confine italo sloveno sino alle rispettive destinazioni ed uno ritenuto il prevalente organizzatore del progetto criminoso. Ventisette, infine, le persone denunciate in stato di libertà, di cui tre per favoreggiamento all’immigrazione irregolare e ventiquattro per ingresso illegale nel territorio dello Stato.

Nel corso della perquisizione dell’abitazione utilizzata quale punto di smistamento, effettuata in provincia di Venezia, sono stati rintracciati all’interno, oltre all’organizzatore e ad altri due cittadini cinesi risultati implicati nel reato, anche tre stranieri irregolari cinesi. Quest’ultimi, che ivi sostavano in attesa di essere trasportati verso le rispettive destinazioni finali, sono stati accompagnati presso la Questura di Venezia, ove sono stati sottoposti a provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

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Nel corso della citata attività è stata rinvenuta una ingente somma di denaro in contanti (circa 10.000 Euro), che è stata posta sotto sequestro, carte di credito e documenti contraffatti.