Informazione alimentare. I diritti negati dei disabili sensoriali.

Sono trenta milioni le persone non vedenti e ipovedenti in Europa. Nonostante l’ampio numero di cittadini europei con disabilità sensoriale ad oggi non esiste alcun obbligo per le aziende di rendere accessibili le informazioni contenute nei prodotti alimentari. 

L’eurodeputata del gruppo dei Non Iscritti, Laura Ferrara, in una recente interrogazione, ha chiesto alla Commissione von der Leyen se non sia giunto il tempo di modificare il regolamento UE n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti, ed eliminare le barriere esistenti per coloro che hanno disabilità visive e incontrano ostacoli nell’accesso a tali informazioni.

La Commissaria alla Salute della Commissione europea, Stella Kyriakides, è intervenuta a nome dell’esecutivo europeo: “La richiesta di un’etichettatura che utilizzi il linguaggio Braille non è emersa dall’ampia consultazione che ha preceduto l’adozione del regolamento UE n. 1169/2011. Il regolamento riconosce, tuttavia, l’importanza di consentire l’accessibilità delle informazioni sugli alimenti alle persone con menomazioni visive. Perciò tale regolamento incoraggia gli operatori del settore alimentare ad agevolare l’accessibilità delle informazioni sugli alimenti per questa categoria di consumatori, ad esempio fornendo etichette alimentari in Braille”.

LEGGI ANCHE:  Vaccinazione delle persone con disabilità, Janina Ochojska: "Disabili e assistenti penalizzati".

“Il miglioramento della fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori – ha proseguito la Commissaria Kyriakides – sarà una delle priorità della strategia ‘Dal produttore al consumatore’, come annunciato nella comunicazione della Commissione sul Green Deal europeo. In tale contesto la Commissione esaminerà nuove modalità per fornire ai consumatori una migliore informazione, anche per via digitale. In quanto punto focale per l’Unione, che è parte della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, la Commissione intende inoltre occuparsi della necessità di informazioni accessibili alle persone con disabilità, compresi i non vedenti e gli ipovedenti. La Commissione prenderà atto della richiesta di revisione della legislazione sull’etichettatura”.

foto Copyright European Parliament 2020: Source EP / Daina Le Lardic

LEGGI ANCHE:  Gioventù e inclusione dei disabili, il partenariato In Touch in Albania.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *