Infermieri, Nursing Up: “Sciopero di 24 ore il prossimo 8 aprile”.

Valorizzare e tutelare la professione infermieristica. Questi i temi al centro delle richieste del sindacato Nursing Up che oggi ha annunciato nuove manifestazioni in tutta Italia in risposta alle aggressioni nei luoghi di lavoro.

“Siamo stati costretti a proclamare uno sciopero di 24 ore” ha ricordato il Presidente del sindacato Antonio De Palma: “Il giorno 8 di aprile,  si fermeranno gli  infermieri e tutto il personale sanitario non medico, del comparto della sanità pubblica. Ma vi è di più. Abbiamo proclamato anche 6 giorni di sciopero dello straordinario dal giorno 8 al giorno 13 di Aprile, con l’interruzione delle attività di supporto alla libera professione, delle prestazioni rese al di fuori del normale orario di lavoro e rientri in servizio”.

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In sede di negoziato per il rinnovo del contratto della sanità, prosegue De Palma “siamo stati costretti ad imbavagliarci per raccontare il nostro dissenso. Ci propongono, in cambio dell’eccellenza che rappresentiamo, pochi offensivi spiccioli.  Appena 26 centesimi “lordi”  in più, per ogni ora di indennità di lavoro notturno. Poco meno di 1 euro di aumento per quella di pronta disponibilità. Una continua vessazione delle nostre funzioni, con aziende che ci costringono a svolgere attività che non ci spettano, sino a vere e proprie condizioni di demansionamento!”.  

Adeguamenti contrattuali mancati ai quali si aggiungono le numerose aggressioni ai danni del personale infermieristico: “E nel nostro triste carnet – spiega il Presidente di Nursing Up – non possiamo non menzionare le violenze che subiamo ogni giorno negli ospedali, fisiche e psicologiche, quelle che abbiamo denunciato a gran voce, supportate dalla solidità delle nostre indagini e asseverate da altri autorevoli report, chiedendo il ripristino dei presidi di pubblica sicurezza, e ottenendo in cambio l’indifferenza e l’inutilità di leggi inefficaci. Solo poche settimane or sono ad una collega di Roma è stata asportata una falange con un morso. Chi la risarcirà per tutto questo? E ancora, i turni massacranti, il precariato dilagante e uno stipendio che ci vede tra le categorie sanitarie più bistrattate d’Europa”.

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