Inclusione under30 nell’Isola, Alessandra Zedda: “Rafforzare strategie di intervento a favore dei giovani”.

Bisogna accelerare con la scrittura di progetti per l’accesso alle risorse del Fondo Sociale Europeo 21-27. Ne è consapevole l’assessora regionale del Lavoro Alessandra Zedda, intervenuta ieri nel corso dell’incontro di partenariato per la preparazione del programma FSE 21-27: “Sulla programmazione del Fondo sociale europeo abbiamo un vantaggio competitivo in termini di risorse. La nostra sfida ora è sulla tempistica, che dev’essere accelerata al massimo, per essere pronti a scrivere progetti e delibere e portare così a casa risultati già da quest’anno”.

La dotazione del Fondo Fse+, come è stato illustrato durante l’incontro, è stata incrementata di oltre 138 milioni di euro, passando da 605,168 a 744,018 milioni di euro. Per quanto riguarda la distribuzione delle risorse sono stati aumentati i fondi per l’inclusione sociale (dal 25 al 27%) e per l’occupazione giovanile (dal 13,5 al 16%).

“La maggiore disponibilità, ha consentito di rafforzare alcune strategie di intervento, tra cui quelle a favore dei giovani”, ha spiegato la vicepresidente della Giunta Solinas. “È stato inoltre possibile dare respiro a nuove azioni, non contemplate nella proposta originaria, che rispondono al fabbisogno espresso nell’ambito dei servizi socio-sanitari e all’esigenza di rafforzare il contributo del Fse+ alle strategie territoriali. Infine è importante segnalare che è sempre assicurato un forte sostegno a favore delle donne. La dotazione finanziaria dedicata all’occupazione femminile cresce in valore assoluto di oltre 1,3 milioni di euro, mentre gli interventi con un contributo alla parità di genere del 100% passano da 55 a 61 milioni di euro”.

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Dalla notifica formale dell’Accordo di Partenariato, che avverrà a giorni, comincerà a decorrere il termine di 3 mesi per l’invio formale del programma.

“Dobbiamo procedere celermente alle fasi successive – ha ribadito l’assessore Zedda – che porteranno all’approvazione del programma, per poi dare inizio effettivo alla nuova programmazione: le risorse comunitarie ci devono aiutare e noi dobbiamo destinarle in maniera mirata. Ci auguriamo che l’Ue faccia uno slancio in avanti e mantenga il quadro comunitario fisso almeno fino al 31 dicembre del 2022, per consentirci di portare avanti i nostri programmi. A cominciare dall’abbattimento del costo del lavoro, come abbiamo provato a fare con le misure del fondo Resisto, o intervenendo con sovvenzioni dirette per le nuove imprese e per agevolare settori, attività e professioni che si trovano ancora in difficoltà. Chiedo anche il vostro contributo – ha concluso l’assessore Zedda, rivolgendosi a tutte le parti presenti – per trovare insieme strade di semplificazione, accorciando i tempi e abbattendo la burocrazia”. 

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Una sfida che potrà essere affrontata andando oltre l’autoreferenzialità degli incontri partenariali andati in scena negli ultimi due anni (specialmente in materia di politiche giovanili), iniziando a programmare incontri con i portatori di interesse del settore e, possibilmente, andando oltre la logica delle rendite di posizione e delle appartenenze tipiche del ‘piccolo mondo antico regionale’.

Riuscirà la Giunta, e in particolare l’assessorato competente, a superare questa barriera? O si continuerà a ridimensionare (per non dire escludere) la partecipazione delle organizzazioni qualificate in materia di politiche giovanili ai tavoli programmatici, a tutto vantaggio della partecipazione di improbabili ‘intellettuali e teorici’ della questione giovanile nell’Isola? Si opterà per le sempre più insostenibili azioni spot calate dall’alto o si assisterà ad un atto di coraggio e lungimiranza da parte dell’attuale esecutivo regionale a sostegno della sostanziale inclusione dei/delle giovani sardi/e?

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Nell’attesa di registrare un cambio di passo da parte dell’attuale esecutivo regionale, per quanto registrato negli ultimi 3 anni in materia di politiche giovanili, il presentimento non può che essere negativo.

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