Inclusione dei disabili e formazione dei docenti, Da Re: “Misure e strumenti per formare gli insegnanti”.

La scuola, ha ricordato l’eurodeputato del gruppo ID, Gianantonio Da Re in una recente interrogazione, deve rappresentare un ambiente sempre più inclusivo che valorizzi il potenziale di ogni studente anche sulla base delle proprie specificità: “Seppur nei diversi Paesi esistano figure di riferimento per la progettazione, la realizzazione e la verifica degli interventi idonei ad affrontare positivamente le situazioni di disabilità, tutti gli insegnanti dovrebbero possedere le competenze finalizzate all’inclusività dei giovani”.

“L’Agenzia europea per lo sviluppo dell’istruzione degli alunni disabili – prosegue Da Re – ha sottolineato l’importanza di valorizzare la diversità dell’alunno che deve essere considerata una risorsa. Inoltre, tali azioni sono diventate sempre più urgenti a fronte delle conseguenze legate alla DAD e l’aumento del numero degli alunni con disabilità rispetto al passato per la maggiore tempestività nelle diagnosi. Secondo i dati Eurostat, in media, nel corso del 2020, il 29% della popolazione UE di età superiore ai 16 anni e affetta da disabilità si collocava nella fascia di rischio di povertà ed esclusione sociale, contro il 19% registrato tra gli abitanti non affetti da disabilità”.

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Sulla base di queste considerazioni, l’esponente del gruppo ID, ha chiesto alla Commissione europea di riferire sulle misure e gli strumenti finanziari previsti per fornire agli insegnanti una formazione specifica finalizzata a includere nel processo didattico gli studenti con disabilità.

Oggi, a nome della Commissione, è intervenuta la commissaria Mariya Gabriel che, rifacendosi all’articolo 166 TFUE, ha ricordato che la competenza dell’organizzazione della formazione degli insegnanti è di competenza esclusiva degli Stati membri, ricordando, nel contempo che l’istruzione inclusiva, rispettosa dei bisogni educativi speciali rappresenta una sfida comune per gli Stati membri: “La Commissione sostiene le riforme degli Stati membri attraverso orientamenti politici, scambi tra pari e finanziamenti dell’UE, con l’obiettivo di aiutare i Paesi a sviluppare i rispettivi sistemi di formazione degli insegnanti. Inoltre l’istruzione inclusiva è ribadita nella strategia per i diritti delle persone con disabilità”.

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Oltre a sostenere l’Agenzia europea per i bisogni educativi speciali e l’istruzione inclusiva – ha aggiunto la Gabriel -, il programma Erasmus+ offre un’ampia gamma di opportunità di finanziamento per progetti di istruzione inclusiva, formazione degli insegnanti e mobilità degli studenti. La piattaforma School Education Gateway, la piattaforma eTwinning e le accademie degli insegnanti figurano tra le principali risorse destinate alla formazione degli insegnanti in tema di istruzione per studenti con bisogni educativi speciali. Inoltre le nuove accademie degli insegnanti Erasmus+ consentono ai formatori di insegnanti di collaborare per promuovere l’inclusione e offrire agli insegnanti opportunità di apprendimento su questa tematica. Nel 2021, ancora, la Commissione ha pubblicato e cofinanziato diversi pacchetti di strumenti quali ‘L’aggiornamento professionale degli insegnanti per l’inclusione scolastica‘. Nel 2022 – conclude – l’iniziativa ‘Percorsi per il successo scolastico‘ delineerà orientamenti politici per affrontare l’abbandono precoce dell’istruzione e della formazione, i risultati insufficienti nelle competenze di base, come pure il benessere e la salute mentale nelle scuole”.

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