Incidenti violenti, Zagorakis: “In aumento tra i minori”.

Negli ultimi tempi, come ricorda purtroppo la cronaca quotidiana, gli incidenti violenti tra minori hanno raggiunto livelli allarmanti. Tra casi di percosse, intimidazioni, furti e rapine è stato osservato un aumento dei reati commessi da minori. “La differenza rispetto ai tempi passati – spiega Theodoros Zagorakis del Partito Popolare Europeo -, sta nel fatto che gli episodi violenti che coinvolgono minori sono ora più gravi, brutali e mirati.

Alla base di questa nuova escalation, secondo l’esponente del PPE, ci sarebbero le nuove tecnologie: “Durante il periodo della pandemia, in cui i bambini sono stati improvvisamente confinati e tagliati fuori dalla loro realtà quotidiana, dalla loro vita sociale e dalla scuola, i più giovani sono stati esposti ad un maggiore consumo di giochi elettronici, spesso con contenuti molto violenti. La mancanza di comunicazione, di rispetto delle regole all’interno dell’ambiente familiare – prosegue – hanno una relazione diretta con il comportamento violento mostrato da molti minori fuori casa”.

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Da qui la richiesta di intervento alla Commissione europea. Tema, però, sul quale grava una grande responsabilità sui singoli Stati nazionali. Nonostante ciò il Commissario Reynders ha ricordato nell’occasione della risposta all’interrogazione parlamentare del deputato Zagorakis, che la Strategia Ue sui diritti dei minori (alzi la mano chi la conosce anche dalle parti del Governo Italiano e nelle singole regioni italiane), sottolinea come la violenza nelle scuola e tra coetanei è comune, per non dire endemica.

“La Commissione proporrà un’iniziativa sui sistemi integrati di protezione dei minori. Nell’ambito del programma Citizens Equality Rights and Value (CERV), il pilastro Daphne in particolare finanzia progetti per combattere la violenza contro i bambini. Nel 2024, un bando CERV si concentrerà sulla salute mentale dei bambini. La comunicazione della Commissione sulla realizzazione di uno Spazio europeo dell’istruzione (SEE) entro il 2025 – ha aggiunto l’esponente della Commissione von der Leyen – comprende iniziative che promuovono un cambiamento sistemico per affrontare la salute mentale e il benessere nelle scuole, anche per quanto riguarda il bullismo e la violenza. Ad esempio, il progetto Pathways to
successo scolastico promuove un “approccio scolastico completo” per prevenire il bullismo, sostenere gli studenti ed evitare l’abbandono scolastico”.

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