Incendi del Montiferru, la “bassa politica” regionale esulta per poco.
In una Isola di bassa politica e rappresentata da meno capaci legislatori, non sorprende assistere, anche oggi, all’esultanza di taluni nuovi capigruppo ( o di presidenti di Assemblea) per l’approvazione di interventi legislativi di piccolo cabotaggio, come riscontrato per la legge sul “Riordino del comparto ippico ed equestre della Sardegna”. Nel frattempo, però, imprese e privati danneggiati dagli incendi dell’estate 2021 (quelli nel Montiferru e nell’Alta Marmilla, se qualcuno/a se ne fosse dimenticato), possono ancora aspettare.
A ricordarci la scarsa capacità e tempestività dell’arlecchinesca compagine di Governo, al potere dal 2019 nell’Isola, oggi è stata la Coldiretti Oristano, intervenuta suglio ormai atavici ritardi per le imprese del territorio rimaste ancora “a bocca asciutta”.
“Molte aziende agricole e di allevamento hanno dovuto chiudere i battenti, altre hanno fronteggiato anni di profonda crisi pur di poter, faticosamente, restare in vita, tantissime ancora stanno pagando dazio per i debiti contratti nel tempo. Il disastroso incendio che nel 2021 ha colpito l’Oristanese e, in particolare, il Montiferru e l’Alta Marmilla, ha contraddistinto questi anni per le imprese del territorio che nel tempo non hanno potuto contare su tutti i ristori promessi. “Solo oggi, infatti, a distanza di oltre due anni da quei terribili momenti, constatiamo che la Regione ha approvato la delibera che dà il via libera alla delimitazione effettuata dall’agenzia Laore (lo scorso 11 aprile, ndr) dei territori nei quali è stata accertata una riduzione del potenziale produttivo agricolo oltre il 30% sbloccando, di fatto, il procedimento per ripartire i 2,5 milioni di euro stanziati come indennizzi alle aziende e per ricostituire le strutture agricole danneggiate dall’evento”.
“Pur soddisfatti del passo avanti nel procedimento che punta a far arrivare sul territorio risorse fondamentali per garantire il rilancio e lo sviluppo delle tante attività aziendali del territorio, segnaliamo ancora una volta quanto i ritardi dell’azione amministrativa e politica incidano negativamente sulla vita stessa delle nostre imprese – sottolineano il presidente e direttore di Coldiretti Oristano, Paolo Corrias ed Emanuele Spanò – gli incendi si sono verificati tra il 23 e il 30 luglio 2021 e solo una parte dei ristori sono realmente arrivati alle aziende di settore negli anni passati, mentre altre risorse altrettanto importanti ancora stentano ad arrivare – concludono Corrias e Spanò – seppur importante non basta la solidarietà che è arrivata in questi anni dal territorio per permettere alle aziende di riprendersi da quei gravi danni subiti, ci attendiamo che finalmente cresca l’efficienza della mano pubblica fondamentale per sostenere le nostre realtà locali”.
Secondo le direttive della delibera, l’indennizzo è riconosciuto alle imprese agricole, singole e associate, attive nel settore della produzione agricola primaria e con sede operativa in Sardegna. Possono richiedere l’aiuto gli imprenditori che, a seguito della calamità, hanno subito una riduzione della produzione olivicola, vitivinicola e delle colture arboree frutticole specializzate. Il valore massimo dell’indennizzo liquidabile agli aventi diritto è individuato attraverso un parametro unitario per ettaro di coltura danneggiata (olivicolo e altre colture arboree frutticole specializzate 1.548 euro per ettaro e per il comparto vitivinicolo 8.474 euro per ettaro). Le domande di aiuto dovranno essere presentate all’Agenzia Laore che si occuperà di tutte le procedure.