In Touch, a Cagliari la conferenza internazionale, Frongia: “Due anni al servizio della comunità”.

Due anni di mobilità internazionali, ideazione e testing di strumenti di lavoro per giovani disabili e youth workers. Queste, in estrema sintesi, sono state le principali azioni alla base del progetto internazionale In Touch, promosso dal consorzio di organizzazioni europee guidato dall’organizzazione sarda ABICI e sostenuto dal Programma Erasmus+ e dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Una iniziativa progettuale, ha spiegato oggi il rappresentante legale Gabriele Frongia nel corso della conferenza finale tenutasi alla Mediateca del Mediterraneo, che al termine di 24 mesi di attività ha permesso di “creare nuovi deliverables mirati a includere giovani con disabilità, attraverso gli strumenti dell’educazione non formale e la condivisione di buone pratiche con organizzazioni internazionali”.

Giovani, progetto In Touch, foto Sardegnagol, riproduzione riservata
Giovani, progetto In Touch, foto Sardegnagol, riproduzione riservata

Azioni, hanno evidenziato i relatori intervenuti nel corso dei lavori, che hanno portato alla produzione di un manuale contenente oltre 40 esercizi inclusivi per giovani con disabilità motorie, sensoriali e cognitive, la creazione di un’app digitale – disponibile su Apple e Google Play Store – contenente le informazioni sulle strutture ricettive e sui servizi sociali accessibili nei 6 Paesi Partner (Albania, Bosnia-Herzegovina, Malta, Cipro, Montenegro e Italia). Ma non solo: “Nel corso dei 2 anni insieme ai partner europei abbiamo prodotto un lavoro di indagine sui paradigmi legislativi sulla disabilità nei 6 Paesi partner, scoprendo comuni difficoltà, e permesso a tanti giovani e operatori giovanili di partecipare a numerose occasioni formative internazionali”, ha aggiunto Frongia.

LEGGI ANCHE:  Confindustria: "Non riusciamo a trovare più del 40% di risorse umane".

Incontri, ricordano da ABICI, che “hanno visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, organizzazioni di categoria, investitori e, soprattutto, tanti giovani residenti nelle 6 nazioni partecipanti”.

Giovani, progetto In Touch, foto Sardegnagol, riproduzione riservata
Giovani, progetto In Touch, foto Sardegnagol, riproduzione riservata

Un lavoro sinergico e nato dal basso, hanno infine precisato i partner del consorzio In Touch, confermatosi per l’alto livelllo di innovatività nei vari contesti nazionali: “Negli ultimi due anni di attività, le organizzazioni partecipanti e tutti gli stakeholders raggiunti dall’iniziativa progettuale hanno fatto molto per ideare nuovi percorsi educativi e strumenti per gli operatori giovanili e – concludono da ABICI – possiamo dire di aver messo il nostro impegno al servizio della comunità. Siamo ora al lavoro per sostenere il follow-up di progetto”.

LEGGI ANCHE:  Le cantine sarde in mostra a Vinocultura.