In Italia meno laureati tra i giovani rispetto alla media europea.

La quota di 25-34enni in possesso di un titolo di studio terziario è uno degli indicatori target del nuovo Quadro strategico per la cooperazione europea relativo al 2030. Nonostante in Italia, nel 2023, la quota di giovani adulti in possesso di un titolo di studio terziario sia leggermente cresciuta, attestandosi al 30,6%, resta lontana dall’obiettivo europeo (45%), è decisamente inferiore alla media europea (43,1% nell’Ue27) ed è molto al di sotto dei valori, comunque in crescita, degli altri grandi Paesi (51,9% Francia, 52,0% Spagna e 38,4% Germania).

Questa distanza trova ragione anche nella limitata disponibilità, in Italia, di corsi terziari di ciclo breve professionalizzantii, erogati dagli Istituti Tecnici Superiori, che in altri Paesi europei forniscono una quota importante dei titoli terziari conseguiti: con riferimento alla classe di età 25-34, in Spagna rappresentano quasi un terzo dei titoli terziari (31,3%), in Francia un quarto (24,4%), un decimo (11,5%) nella media dei 22 Paesi europei membri Ocse e il 16,7% nella media dei Paesi Ocse.

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In Italia, tra i 25-34enni, più di una giovane su tre (37,1%) e meno di un giovane su quattro (24,4%) possiede un titolo terziario; le medie Ue sono pari al 48,8% e 37,6% rispettivamente. Il divario con l’Europa nella quota di giovani laureati diventa ancora più marcato se si tratta di cittadini stranieri: 12,7% in Italia e 36,5% nella media Ue. Anche il divario territoriale a sfavore del Mezzogiorno è molto marcato: è laureato un giovane su quattro (25,1%), contro oltre tre giovani su 10 nel Centro e nel Nord (35,5% e 32,9%).

Stretto il legame tra il titolo di studio dei genitori e quello conseguito dai figli. Nelle famiglie con almeno un genitore laureato, la quota di figli 25-34enni che hanno conseguito un titolo terziario è pari al 67,1%, se almeno un genitore è diplomato cala al 40,3% e scende al 12,8% quando i genitori possiedono al più un titolo secondario inferiore. L’associazione tra contesto familiare e titolo di studio è meno stretta per le giovani donne: la quota delle figlie con titolo terziario nelle famiglie con elevato livello di istruzione è oltre quattro volte superiore a quella registrata nelle famiglie con bassi livelli di istruzione, differenza che tra i coetanei maschi sale a circa sette volte.

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