Imprese. La Sardegna incontra la Turchia.

“Sardegna-Turchia Business Forum” è l’iniziativa dellaCamera di Commercio di Cagliari – Oristano, organizzata grazie all’Azienda Speciale Centro Servizi Promozionali per le Imprese per consentire alle imprese sarde di conoscere il mercato e le opportunità del Paese, ponte naturale tra occidente e oriente.

L’incontro è in programma venerdì 2 febbraio, a partire dalle 9.30, nella sala convegni dell’aeroporto “Mario Mameli” di Cagliari Elmas ed è realizzato nell’ambito delle attività di internazionalizzazione della Camera, in collaborazione con Invest In Türkiye – l’ufficio per gli investimenti in Turchia, la Sogaer, ASCAME (Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo).

“La posizione geografica privilegiata tra Europa ed Asia – spiega Cristiano Erriu, segretario generale dell’ente camerale -, unita ai suoi elevati tassi di crescita e alla propensione per il commercio internazionale, fanno della Turchia una meta appetibile per tantissime aziende italiane. Il grande apprezzamento per il Made in Italy e la visione dell’Italia come meta turistica privilegiata da parte della Turchia, sono i due assi portanti da tenere in considerazione quando si pensa a cosa può offrire la Sardegna. Il turismo sardo è un settore che ha grandi opportunità di sviluppo per i potenziali visitatori turchi, cosi come altri comparti economici tradizionali, come l’agroalimentare di qualità con le sue produzioni di eccellenza, possono rappresentare un’occasione di crescita verso il Paese”. 

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La Turchia costituisce un partner fondamentale dell’Italia e le opportunità per la Sardegna sono molto interessanti, anche e soprattutto per il ruolo di cerniera nell’area del Mediterraneo. Un Mediterraneo sicuro è il presupposto per la prosperità di tutti i Paesi che vi si affacciano. Dal punto di vista più strettamente commerciale, la sfida oggi è sviluppare un nuovo modello di connessione tra i poli industriali italo-turchi, volti a favorire sinergie e un partenariato economico ancora più forte. Questo passa sia dal potenziamento della mobilità marittima sia del trasporto di merci, intercettando una quota maggiore di flussi internazionali di beni e servizi e incentivando allo stesso tempo il nostro commercio bilaterale. La Turchia lo sa e sta sviluppando importanti progetti nello sviluppo infrastrutturale e del trasporto intermodale. Progetti e programmi ove le aziende sarde possono senz’altro aspirare a ricoprire un ruolo di primo piano.             

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Nel 2023, l’interscambio commerciale con l’Italia ha superato i 25 miliardi di euro, secondo i dati di ICE, con l’obiettivo di raggiungere i 30 miliardi di euro nel 2030. L’Italia è il principale partner commerciale della Turchia nell’area mediterranea e il secondo dell’UE, dopo la Germania. 

Nello specifico, l’Italia ha esportato 13,5 miliardi di euro in Turchia e importato 12,3 miliardi di euro. Diventa sempre più significativo l’aumento dei flussi di investimenti turchi in Italia che hanno superato quelli provenienti dall’Italia per la prima volta nel 2020. Nei primi 9 mesi del 2023, l’Italia ha avuto una quota di mercato del 4,3 per cento, quinto partner commerciale a livello mondiale e secondo al livello europeo, dopo la Germania (quota di mercato 8,0 per cento). Da gennaio a settembre 2023, l’interscambio totale, pari a 20,04 miliardi, ha segnato un +2,0 per cento rispetto ai primi 9 mesi del 2022, con un saldo positivo per la Turchia. Nei primi nove mesi del 2023, l’Italia si conferma il sesto fornitore della Turchia dopo Russia, Cina, Germania, Svizzera, Stati Uniti, e il terzo cliente dopo Germania e Stati Uniti.

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Tra i settori più interessanti quelli delle costruzioni, dell’ICT e del Turismo. 

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