Importazioni di gas russe, Beigneux: “Investimenti verso il biometano”.

Tra le soluzioni previste per garantire l’approvvigionamento dell’UE in seguito alla decisione di procedere al graduale embargo sulle importazioni di petrolio russo, i vertici europei hanno indicato anche il ricorso al biometano.

Proprio sul gas combustibile derivato dal biogas, ottenuto rimuovendo da questo l’anidride carbonica, l’esponente del gruppo ID, Aurélia Beigneux ha presentato una interrogazione alla Commissione UE per sapere se “intende offrire a ogni Stato membro assistenza finanziaria per l’attuazione di politiche di bilancio mirate all’inflazione dei prezzi dell’energia” e se “saranno previsti appositi investimenti in energia verso il biometano”.

Ieri la responsabile dell’energia per la Commissione von der Leyen, Kadri Simson ha ricordato nella sua risposta la proroga della clausola di salvaguardia del Patto di stabilità e crescita fino al 2023, elemento che fornirà spazio alla politica fiscale nazionale per “reagire prontamente in caso di necessità”.

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Nel suo intervento la commissaria per l’Energia ha messo l’accento soprattutto sull’iniziativa REPowerEU, sulle risorse messe in campo dai piani di ripresa e resilienza (RFF) e su altri fondi dell’UE a sostegno degli investimenti per contrastare gli effetti negativi prodotti dall’aumento dei costi dell’energia, sostenendo inoltre la diffusione di energie rinnovabili più economiche.

“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha sottolineato l’urgenza di eliminare gradualmente la dipendenza dell’UE da petrolio, carbone e combustibili fossili, come sottolineato dalla Dichiarazione di Versailles e dalle conclusioni del Consiglio europeo dello scorso mese di marzo 2022 – ha aggiunto Simson -. La comunicazione REPowerEU dell’8 marzo 2022 indica i criteri da seguire per garantire l’indipendenza dai combustibili fossili russi prima del 2030. Le misure comprendono la diversificazione delle forniture energetiche, l’accelerazione per l’introduzione di tecnologie verdi e la riduzione della domanda di energia”.

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Elementi, appunto, contenuti del piano REPowerEU adottato dalla Commissione europea il 18 maggio 2022. “In questo contesto – aggiunge Simson – la Commissione ha pubblicato un piano d’azione sul bio-metano con l’obiettivo di raggiungere 35 bcm di produzione annuale di bio-metano entro il 2030. Il piano comprende una serie di azioni complementari che coprono aree importanti, tra cui l’accesso ai finanziamenti. Questa componente identifica le possibili fonti di finanziamento attraverso i fondi UE (PAC, RRF, Fondi regionali, ecc.). La Commissione prevede, infine, di progettare uno strumento finanziario specifico con il supporto della BEI”.

foto europarl.europa.eu