Il primo giorno di Trump: il 47° presidente inizia col botto.
Dopo aver prestato giuramento come 47° Presidente degli Stati Uniti, il Presidente Donald J. Trump, ieri, ha iniziato ad adottare misure aggressive e decisive per mantenere le promesse fatte al popolo americano durante la campagna elettorale.
Trump ha iniziato il nuovo mandato con la firma di un ordine esecutivo che dichiara un’emergenza energetica nazionale, liberando tutto il potenziale energetico degli Stati Uniti, revocando le disposizioni di Joe Biden e ordinando a tutte le agenzie federali di sospendere, rivedere o annullare tutte le politiche federali che limitano la produzione energetica americana. Trump ha poi posto fine, a colpi di ordini esecutivi, all’obbligo imposto dalla precedente amministrazione sui veicoli elettrici, considerati dannosi e riaprendo l’Arctic National Wildlife Refuge (ANWR) in Alaska per lo sviluppo energetico.
Il 47° presidente americano ha poi ritirato gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima e si è impegnato ad abbandonare i progetti eolici offshore, firmando un Memorandum presidenziale che sospende tutte le licenze e autorizzazioni federali per progetti eolici sia onshore che offshore.
Sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina Trump ha poi firmato un ordine esecutivo che dichiara un’emergenza nazionale al confine meridionale per consentire al governo di assumere il controllo operativo del confine e combattere i cartelli, ponendo fine a ogni politica di frontiere aperte attuata dall’amministrazione Biden.
Avviata poi, dalle prime ore del mattino a Chicago, la più grande operazione di deportazione di criminali nella storia americana, autorizzando i funzionari della Sicurezza Nazionale ad espellere gli stranieri con ordini di espulsione.
Sospeso, ancora, il funzionamento del Programma di ammissione dei rifugiati degli Stati Uniti (USRAP) congelando, così, l’ingresso di stranieri negli Stati Uniti quando tale ingresso non è nell’interesse nazionale.
Trump ha poi messo le basi per la fine del cosiddetto “turismo delle nascite”, ponendo fine alla cittadinanza automatica per i figli degli immigrati clandestini che non sono soggetti alla giurisdizione degli Stati Uniti, in conformità con il Quattordicesimo Emendamento.
Ordini muscolari, quindi, come quello che ha portato alla chiusura degli ingressi negli USA tramite l’app CBP One, al ripristino del programma “Remain in Mexico” e alla conclusione del muro lungo il confine meridionale della Nazione.
Un colpo di spugna, inoltre, è stato dato ad anni di smart working. In campagna elettorale, infatti, Trump aveva promesso di ordinare ai dipendenti federali di tornare di persona in ufficio. Ieri, con la firma di un memorandum presidenziale, il presidente ha ordinato alle agenzie federali di adottare tutte le misure necessarie per porre fine al lavoro da remoto.
Provvedimenti che hanno interessato anche la cosiddetta lotta agli sprechi. Attraverso il Dipartimento presidenziale per l’efficienza governativa (DOGE), condotto da Elon Musk, si prevede di supervisionare una sostanziale riduzione delle dimensioni e della portata del governo e, di fatto, degli sprechi per i cittadini americani.
Interessante anche il decreto per le assunzioni nelle agenzie federali che, da ora, sarà riformato per consentire di ripristinare il merito nel servizio governativo e ristabilire la priorità delle competenze, dell’esperienza e del patriottismo e non dell’impegno verso ideologie radicali.
Restando sul perimetro delle ideologie radicali, Trump ha poi deliberato la grazie verso tutti gli insorti di Capitoll Hill lo scorso 6 gennaio 2021. Sempre meglio della grazia verso il proprio figlio evasore fiscale o la commutazione della pena per 37 feroci assassini…
In risposta all’avvelenamento dei pozzi messo in atto da Joe Biden negli ultimi due mesi di mandato, il Presidente Trump ha firmato poi un ordine esecutivo che ha annullato di colpo ben 78 azioni esecutive firmate dall’amministrazione Biden-Harris, tra cui l’eliminazione dell’ideologia radicale, delle politiche di apertura delle frontiere e dell’estremismo climatico del governo federale.
Si pone poi fine alle spese sconsiderate degli aiuti esteri, sottolineando la necessità di dare priorità agli interessi degli Stati uniti d’America, riallineando, di fatto, gli aiuti esteri degli Stati Uniti con i valori americani.
In ambito economico, Trump, ha poi firmato un altro Memorandum presidenziale che rilancia il suo programma commerciale America First. Tradotto più dazi per i prodotti esteri.
Ma Trump ha poi messo mano alla geografia, modificando il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America. A quando la Groenlandia e il Canada?
Sostegno poi agli americani in condizione di povertà. Per loro, Trump ha deliberato un’agevolazione d’emergenza sui prezzi per le famiglie americane, ordinando a tutte le agenzie federali di eliminare le spese amministrative non necessarie.
Reintrodotta, poi, la pena di morte per gli spacciatori di droga e i trafficanti di esseri umani e stop all’ideologia gender. Esistono, da ieri in America, solo due sessi. Quello maschile e femminile.
foto press.donaldjtrump.com