Diritti umani. Il Parlamento europeo seleziona i candidati al Premio Sacharov.

Chi sarà il successore di Ilham Tohti, economista iuguro tuttora detenuto in Cina, vincitore del Premio Sacharov 2019? Ieri, i diversi gruppi politici del Parlamento europeo hanno selezionato i candidati per la nuova edizione del Premio Sacharov, dedicato alle persone e organizzazioni che si sono distinte nel mondo per la difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Il Partito Popolare Europeo, Renew Europe, Socialisti e Democratici hanno candidato il Consiglio di coordinamento dell’opposizione democratica in Bielorussia. Anche il gruppo dei Conservatori e Riformisti ha indicato le forze d’opposizione bielorusse, candidando Sviatlana Tsikhanouska, attivista per i diritti umani e politica che ha partecipato come candidata principale dell’opposizione alle elezioni presidenziale del 2020 dopo l’arresto del marito. Il gruppo Identità e Democrazia ha indicato l’Arcivescovo di Mosul, Najeeb Moussa Michaeel per l’aiuto prestato alla popolazione cristiana, siriaca, e caldeana durante l’attacco dell’ISIS nell’agosto del 2014 e per aver salvato dalla distruzione più di 800 manoscritti storici della Chiesa d’Oriente. La Sinistra europea e i Verdi, invece, gli attivisti del Guapinol e Berta Caceres. Gli attivisti del Guapinol, Porfirio Sorto Cedillo, José Avelino Cedillo, Orbin Naún Hernández, Kevin Alejandro Romero, Arnold Javier Aleman, Ever Alexander Cedillo, Daniel Marquez e Jeremías Martínez Díaz sono membri del Comitato municipale in difesa del bene pubblico di Tocoa in Honduras. Sono detenuti a causa della loro partecipazione al campo di protesta pacifico contro le compagnie minerarie, responsabili della contaminazione dei fiumi Guapinol e San Pedro. Mentre altri attivisti sono stati liberati, i difensori del Guapinol sono ancora in carcere sebbene il pubblico ministero non abbia presentato nessuna prova che giustifichi la loro detenzione prolungata.

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Berta Cáceres, invece, è stata assassinata a marzo 2016. Era una coraggiosa ecologista e attivista dei diritti alla terra della comunità indigena Lenka in Honduras. Era anche la fondatrice di COPINH (Consiglio delle persone indigene dell’Honduras). Ha lottato per più di vent’anni contro l’accaparramento del suolo, la deforestazione illegale e i grandi progetti che devastano il suolo e l’ambiente nel suo paese. Nel 2015 vinse il Premio Goldman per l’ambiente.

Un altro gruppo di eurodeputati ha indicato gli attivisti polacchi Jakub Gawron, Paulina Pajak, Paweł Preneta e Kamil Maczuga, fondatori del sito “Atlante dell’odio”. Gli attivisti LGBTQI Jakub Gawron, Paulina Pajak, Paweł Preneta e Kamil Maczuga hanno fondato nel 2019 il sito “Atlante dell’odio”, per mappare e monitorare le città polacche che hanno adottato, respinto o in sospeso “risoluzioni anti-LGBTQI”. Allo stesso tempo condividono informazioni utili per attivisti, politici e mezzi di informazione. Al momento più di 100 città in Polonia hanno dichiarato di essere “libere da LGBTQI” o hanno adottato le cosiddette “carte dei valori familiari”. Quest’anno Jakub Gawron, Paulina Pajak e Paweł Preneta sono stati attaccati in tribunali da cinque di queste città, per aver “attentato alla loro reputazione”. Le città hanno chiesto loro scuse pubbliche e danni economici per le “organizzazioni per la famiglia”.

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Dopo l’ufficializzazione delle candidature la commissione Affari esteri, Diritti Umani e Sviluppo del Parlamento europeo, voterà ,il prossimo 28 settembre, i tre candidati finali. La Conferenza dei presidenti, cioè il Presidente del Parlamento europeo e i leader dei gruppi politici, sceglierà poi il vincitore, che sarà annunciato il 22 ottobre, mentre il premio verrà consegnato durante una cerimonia ufficiale il 16 dicembre a Strasburgo.

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