Coppa Italia. Il ‘Pagellone’ di Cagliari-Sampdoria
I voti della gara Cagliari-Sampdoria di Coppa Italia dell’inviato Alessandro Zucca.
CAGLIARI
OLSEN 6 Praticamente inoperoso nel primo tempo, si disimpegna con la solita sicurezza in una ripresa più impegnativa. Linetty e Leris lo chiamano in causa e lui risponde presente anche nel finale su conclusioni di Vieira e Gabbiadini, sul quale non può nulla per impedire il gol degli ospiti.
CACCIATORE 6 Rientra dopo l’espulsione di Lecce senza strafare, limitandosi a difendere senza mai proporsi nonostante la libertà d’azione che Augello gli consente. Non deve ricorrere agli straordinari per fare il suo compitino diligente, ma nulla più.
WALUKIEWICZ 6 Prende in consegna Maroni e gli concede pochissimo, giusto un paio di conclusioni dalla distanza. Un po’ sulle gambe in avvio di gara, si riprende alla distanza. Sempre attento e puntuale tranne che in occasione della rete di Gabbiadini. Prova però superata.
KLAVAN 6.5 Guida la difesa da leader indiscusso. Caprari non è un fulmine di guerra così come tutto l’attacco doriano e la sua prestazione ne trae beneficio. Gabbiadini è ben altra cosa e nel finale tutta la fase difensiva è colpevole sul gol dell’ex Napoli. Compreso il difensore estone che però regge bene durante tutta la partita.
LYKOGIANNIS 6.5 Spinge bene sulla sua fascia di competenza. Appena trova lo spazio avanza senza paura trovando anche il modo di rendersi pericoloso soprattutto nel primo tempo. Prezioso anche in fase di copertura. Ripresa a scartamento ridotto, ma prova più che sufficiente.
DEIOLA 5.5 Gli manca il ritmo partita e si vede. La volontà non difetta di certo, per la qualità delle sue giocate bisogna invece attendere tempi migliori. Prova a compensare con la corsa ma a volte gira a vuoto. Da rivedere.
OLIVA 6 Difficile sostituire Cigarini. L’uruguagio lo fa commettendo qualche errore anche banale in fase di appoggio, ma tutto sommato non demerita. Si danna l’anima cercando di tamponare in ogni zona della mediana. Da lui però ci si attende anche maggiore qualità.
IONITA 6.5 Il classico usato sicuro. La fascia di capitano lo esalta. Prova generosa come al solito impreziosita anche dall’assist per Ragatzu che vale il raddoppio.
CASTRO 5 L’argentino canna anche questa volta. Assente ingiustificato, non entra mai nel vivo dell’azione. Nemmeno da trequartista riesce ad incidere. La sua prestazione si risolve in un colpo di testa (alto) al 18’ su imbeccata di Lykogiannis. Troppo poco. Dal 74’ NAINGGOLAN S.V. Un quarto d’ora senza acuti, giusto per dare sostanza ad un centrocampo in affanno nel finale.
CERRI 6.5 Ci ha preso gusto e sempre di testa dopo sette minuti firma la rete del vantaggio, la seconda in quattro giorni dopo quella del successo al 96’ di lunedì. È finalmente in fiducia e si vede anche nelle giocate meno scolastiche. Con la palla tra i piedi però ancora c’è da lavorare. Dall’83’ JOAO PEDRO S.V. Maran gli concede dieci minuti, troppo poco per incidere anche per lui.
RAGATZU 7 Vorrebbe spaccare il mondo e lo si vede fin dalle prime battute di gara. Corre, svaria, si propone e al 7’ serve a Cerri la palla da deviare di testa in rete. In avvio di ripresa sfrutta alla perfezione il prezioso suggerimento di Ionita, firmando il raddoppio. Migliore in campo, sfrutta alla grande una delle pochissime occasioni per mettersi in mostra. Dall’87’ NANDEZ S.V. Pochi spiccioli di gara, ingiudicabile.
MARAN 7 Ha il grande pregio di aver dato una identità ad una squadra, capace di fornire una prestazione all’altezza anche con le sue seconde linee. Passaggio agli ottavi e missione compiuta. La favola continua anche in Coppa Italia.
SAMPDORIA
AUDERO 6 Mai realmente impegnato, incolpevole sui due gol.
FERRARI 5.5 Uno dei reduci della gara di lunedì. Questa volta Ranieri lo sposta a destra, ma la prestazione non migliora. Lascia troppo campo a Lykogiannis nel primo tempo. Dal 46’ REGINI 5.5 Si colloca al centro di una difesa che dopo due minuti si fa beffare dalla giocata vincente Ionita-Ragatzu. Non un bell’inizio. Per il resto della gara non sfigura.
CHABOT 5.5 Si fa subito sorprendere da Cerri che lo anticipa in occasione del vantaggio rossoblù. Riesce a prendergli le misure col passare dei minuti ma ormai il danno è fatto.
MURILLO 6 Prestazione di esperienza, diligente e senza smagliature.
THORSBY 6 Gioca più avanzato rispetto alla partita di lunedì. È quello il suo ruolo più naturale, che ricopre con buona disinvoltura. Presente anche nella fase offensiva, come nel finale. Allo scadere di testa sfiora la rete del possibile pareggio.
LERIS 6 Tuttofare a centrocampo, non disdegna la sortita offensiva. Pericoloso soprattutto dalla distanza, trova l’opposizione di Olsen.
VIEIRA 6 Uno degli ultimi ad arrendersi. Come quattro giorni fa guida l’arrembaggio doriano nel finale e all’88’ ci prova dal limite senza esito.
LINETTY 6.5 Da buon capitano sforna una prestazione di grande personalità. Sempre nel vivo della manovra, è uno dei pochi ad impensierire Olsen. In due occasioni sfiora il pari dalla distanza.
AUGELLO 5 Partita senza sussulti. Potrebbe affondare sulla sua corsia per supportare l’azione offensiva, ma non lo fa mai.
MARONI 6 Quantomeno ci prova, anche se i risultati sono rivedibili. Si muove tanto per cercare lo spazio, tenta in più occasioni la soluzione personale col tiro dalla distanza, ma senza fortuna. Dal 63’ RIGONI 5 Avrebbe le qualità per determinare la sua mezzora di partita, ma non riesce a trovare il modo per farlo nemmeno su punizione da posizione ideale per il suo destro.
CAPRARI 5 Perde un’altra occasione per risalire le gerarchie in attacco. Gara insulsa. Stretto nella morsa Walukiewicz-Klavan si perde inesorabilmente fino alla inevitabile sostituzione. Dall’83’ GABBIADINI 6 Gli bastano quattro minuti per riaccendere le speranze. Complice una difesa rossoblù statica all’inverosimile, non fallisce da bomber vero.
RANIERI 6 La Sampdoria non sfigura affatto, nonostante il sostanzioso turnover. Un buon segnale in vista del campionato. La squadra è compatta e pare pronta per il rilancio.
ARBITRO MANGANIELLO 6.5 Gestisce senza affanni una partita estremamente corretta che non gli crea il minimo problema. Non deve tirare fuori nemmeno un cartellino. Direzione di gara più che sufficiente.
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