Il Pagellone 2024 della politica italiana e sarda.

L’anno sta per concludersi e, come da tradizione, Sardegnagol ha stilato per voi il pagellone della politica italiana e sarda del 2024.

Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) 6. La sua tattica da judoka di costruzione del consenso sulle debolezze altrui continua a dare i suoi frutti. Avendo a che fare con una sinistra eternamente impegnata nella definizione dei confini del proprio ombelico, può ancora limitarsi a un’azione di governo da ufficio del catasto. Probabilmente, l’unica che l’attuale esecutivo sia in grado di realizzare.

Elly Schlein (Partito Democratico) 6. Guida un partito che nessuno sa cosa sia, neanche lei. La sua figura si presta alle perculate ma attenzione alle affrettate ironie. Vedasi la parabola politica di Meloni.  

Matteo Renzi (Italia Viva) 3. Nel breve volgere di poche scopole elettorali, il suo “centro” è diventato un “cirientro”. Dopo aver sdegnosamente abbandonato la sinistra trans-bolscevica, implora ora, col cappello in bocca, di esservi riammesso.

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Matteo Salvini (Lega) 5. Il ponte sullo stretto, più che un progetto concreto, pare il sintomo della fanciullesca illusione di poter governare la realtà con le sparate social.

Carlo Calenda (Azione) 2. Avrebbe dovuto salvare l’Italia da fascisti, comunisti e incompetenti. Attualmente la sua agibilità politica dipende dai capricci di Giuseppe Conte…(!)

Antonio Tajani (Forza Italia) 4. Il suo partito, Forza Italia, incarna la voce liberale nel governo. Questo spiega perché nel governo la voce liberale sia inesistente.

Fratoianni-Bonelli (Alleanza Verdi Sinistra) 7. Un grigio burocrate di partito e un esponente dell’ecologismo ascellare si mettono insieme e, sorpresa, riescono lì dove lo stiloso Civati e tanti altri avevano miseramente fallito.  

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Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle) 4. Dopo essere stato ammesso tra i grandi della storia per la sua leggendaria opera di contrasto al coronavirus, patisce oggi l’ostilità del “Fondatore” e la diffidenza degli alleati. Avendo lui esplorato la politica italiana tutta, dall’estrema destra all’estrema sinistra, non dubitiamo che riuscirà a trovarsi una (ri)collocazione.

Riccardo Magi (Più Europa) 2. Se Elly Schlein facesse un rutto in diretta social, un secondo dopo anche lui, diligentemente, ne farebbe uno. In caso di ritorno al governo della sinistra, candidato autorevolissimo alla carica di Sottosegretario agli affari inutili.

Alessandra Todde (Movimento 5 stelle) 4. Alla guida di una squadra di assessori e consulenti in cui trovano spazio alcune tra le menti più brillanti uscite dalla sede sarda dell’Università della Vita, sta per ora facendo rimpiangere le giunte ai cui disastri aveva promesso di porre rimedio.

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Massimo Zedda (Progressisti) 8. Il mitico culo di Massi è vivo e lotta con noi. Dopo cinque anni di sospensione criogenica in Consiglio Regionale, è tornato in vita per le elezioni comunali di Cagliari in cui, contro la destra, avrebbe vinto anche il Tapiro di Striscia la Notizia.

Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) 8. In una politica fatta di bassezze e cattiverie, la statura umana di Truzzu spicca per la straordinaria generosità con cui, sostenuto in questo dalla collega di partito Antonella Zedda, ha regalato Regione e capoluogo alla sinistra.  

Roberto Speranza (Partito dei Comunisti Neomillenaristi) 10.  All’opposizione può fare poco o niente. Grazie Roby, ti vogliamo così! <3