Il “limbo legale” sulla disinformazione per le elezioni europee.

Ad acquire i rischi di una consultazione elettorale flop per il rinnovo del Parlamento europeo, oltre all’astensionismo il pericolo per i cittadini e le cittadine europee si chiama disinformazione, facilitato dal cosiddetto limbo giuridico legato alla diffusione di messaggi sulle piattaforme online.

Un tema di difficile interpretazione, viste le diverse velocità della società digitale e delle istituzioni europee, sollevato dall’eurodeputato di S&D, Paul Tang, secondo il quale, con l’approvazione dell’European Media Freedom Act (EMFA) da parte del Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri presso l’Unione europea e in attesa del voto in plenaria nel marzo 2024, potrebbe crearsi un “limbo legale”.

“Con l’avvicinarsi delle elezioni europee del giugno 2024 – ha dichiarato Tang – è fondamentale che la Commissione chiarisca la questione per fermare ed evitare la diffusione della disinformazione sulle piattaforme online e proteggere le elezioni”.

LEGGI ANCHE:  “Disinformazione e fake news durante la pandemia”. Presentato il rapporto di Ital Communications-Censis.

Dopo 3 lunghi mesi di attesa, quasi a voler rimarcare la poco sostanziale importanza della consultazione elettorale di giugno, la Commissione europea, attraverso il commissario Thierry Breton, ha specificato che l’articolo 18 della legge europea sulla libertà dei media (EMFA) stabilisce un meccanismo procedurale per garantire che i fornitori di servizi online di grandi dimensioni (VLOP) non interferiscano indebitamente con le scelte editoriali di alcuni servizi media. Ancora, prosegue l’esponente della Commissione von der Leyen, l’EMFA non influirà sugli obblighi dei fornitori di VLOP nell’ambito della Legge sui servizi digitali Legge (DSA).

In altre parole, i fornitori di VLOP rimarranno pienamente soggetti alle loro responsabilità ai sensi della DSA.

LEGGI ANCHE:  Prosegue a Iglesias la campagna di Angela Maria Quaquero: "Opportunità europee per il territorio".

foto europarl.europa.eu