Il Governo Meloni delibera la determinazione sui giudizi di legittimità promossi da 5 regioni.

Il Consiglio dei ministri, nel corso dell’odierna seduta, ha deliberato la determinazione d’intervento nei giudizi di legittimità costituzionale promossi dalle Regioni Puglia, Toscana, Campania e Sardegna avverso la legge 26 giugno 2024, n. 86 recante: “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione”.

Nella stessa seduta, l’Esecutivo Meloni ha deciso di non impugnare due leggi regionali: la n.9 del 19 luglio 2024 recante “Disposizioni transitorie in materia di riordino delle province” e la n.10 recante “Disposizioni in materia di proroga dei termini di validità delle graduatorie”.

“La Sardegna, come anche Toscana, Puglia e Campania, continueranno la loro battaglia contro l’autonomia differenziata nonostante il governo decida di costituirsi direttamente nel giudizio – ha dichiarato la Governatrice della Regione Sardegna, Alessandra Todde -. Una scelta che conferma la volontà da parte dell’esecutivo di alimentare lo scontro con le Regioni. La Sardegna ha presentato il ricorso nel solo interesse dei cittadini e restiamo in prima fila contro chi vuole spaccare l’Italia e indebolire la Sardegna. Non lo permetteremo”.

LEGGI ANCHE:  PA, Alessandra Zedda: "Accelerare ripresa del lavoro 'in presenza' ".

foto Governo.it licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT