Il Governo impugna la legge 5, Cani: “Non ci fermeremo”.

Il Governo nazionale, con l’impugnazione della legge 5, approvata dal Consiglio regionale della Sardegna lo scorso 3 luglio 2024, si starebbe schierando contro la possibilità per l’Isola di programmare la strategia energetica della regione. A delineare questo scenario, ieri, è stato l’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani, critico contro l’impugnativa della legge da parte dell’ultimo Consiglio dei ministri.

“La decisione del Governo di impugnare la nostra legge necessaria a fermare la speculazione energetica bloccando la realizzazione di tutti gli impianti è un fatto molto grave. Perché quella che abbiamo approvato è una legge voluta dai sardi e votata in consiglio regionale che prevede che tutte le installazioni di nuovi impianti di energie rinnovabili, siano fermate. Adesso – aggiunge Cani – si comprende ed è più chiaro chi sta combattendo contro le speculazioni e chi invece vuol favorirle. Il governo vuol disarmare la Regione con la conseguenza di rendere più deboli i limiti che si stanno ponendo alla enorme quantità di richieste di impianti FER. Si vuole impedire alla Regione di avviare una programmazione energetica seria dopo anni di immobilismo. Anche la politica sarda tutta dovrebbe mobilitarsi per chiedere al governo di aiutare la Sardegna nel gestire la giusta transizione energetica anziché ostacolarla. I leader nazionali del centrodestra che hanno urlato la loro solidarietà alla lotta “contro le speculazioni” spieghino ai cittadini e al Governo nazionale di cui fanno parte che ci servono iniziative nazionali per sostenere il percorso avviato dalla Regione. Invece il Governo ha deciso di schierarsi contro qualsiasi possibilità di programmazione energetica della nostra regione, non ci fermeremo ma andremo avanti convinti di essere nel giusto nel tutelare la Sardegna”, conclude Emanuele Cani.

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