Il festival San Teodoro Jazz apre con l’ensemble STJ Experiment.
Al via domani a Mamoiada la sesta edizione del festival San Teodoro Jazz, l’appuntamento musicale di fine estate in Sardegna dedicato al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni.
L’evento, spiegano gli organizzatori, inaugura una importante collaborazione tra il festival e la cooperativa Viseras (che da più di vent’anni gestisce il museo), fortificando un nuovo importante connubio. Gli appuntamenti della giornata avranno inizio alle 17 con una visita al museo, seguita dal concerto dell’ensemble STJ Experiment guidato dal clarinettista teodorino Matteo Pastorino, che presenterà una inedita produzione originale, nella quale ospiti a sorpresa contribuiranno a rendere unica una performance che unirà jazz e improvvisazione all’ancestrale danza dei Mamuthones, indagandone il rito, tra improvvisazione e tradizione.
Giovedì 2 agosto il festival tornerà nella abituale piazza Gallura di San Teodoro: alle 21 a salire sul palco la cantante oristanese Marta Loddo, con il suo progetto mumucs. Alle 22 riflettori puntati sul progetto “Mind Twinness” (produzione originale del festival) del chitarrista teodorino Paolo Corda e del batterista sassarese Jacopo Careddu, con Saverio Zura alla chitarra, Paolo Carta Mantiglia al sassofono e clarinetto e Daniele Pistis al contrabbasso.
Dal primo al 30 Settembre a San Teodoro, inoltre, verranno allestite due mostre fotografiche, curate dal Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada: “La Quotidianità del mito” di Salvatore Ligios, nell’Ufficio Turistico in Piazza Mediterraneo, e “Mamoiada 1960” di Franco Pinna, nei ristoranti La Mesenda & VerdeAcqua. In piazza Mediterraneo, inoltre, nelle serate del 2, 3 e 4 settembre verrà proiettato il video “Maschere e storia del San Teodoro Jazz”, in collaborazione con i fotografi Roberto Sanna e Paolo Addis e il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada.