Il dream folk di Junior V nel nuovo album “Sconosciuti che conoscono l’amore”.

Abbandonato completamente il retaggio reggae che aveva contraddistinto la prima fase della sua carriera, Junior V, oggi, si presenta nella sua rinnovata e matura dimensione artistica con l’album “Sconosciuti che conoscono l’amore”: dieci tracce che coniugano un dream folk tutto italiano senza cadere nella tentazione di arrangiamenti easy listening. 

Ballad frizzanti sono sospese tra chitarre acustichearpeggi di pianoforte e linee melodiche che uniscono un cantautorato contemporaneo a un folk rock internazionale. Un viaggio fatto di sensazioni che coinvolgono l’ascoltatore in un viaggio costellato di sonorità melodiche e momenti di naturale intimità.

Come spiega lo stesso Junior V: “Il sound di questo album è il risultato di un preciso lavoro fatto di microfoni vintage, accordature aperte e lunghi riverberi, mentre le voci sono armonizzate proprio come il pop folk australiano”. Complice poi la mano del sound engineer Christian Wright (già con Ed Sheeran, Franz Ferdinand, Blur, Radiohead), che ha masterizzato tutto il disco nei leggendari Abbey Road Studios di Londra.

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La svolta artistica di Junior V passa anche dalla scelta linguistica. Nel suo nuovo percorso, infatti, ha abbandonato completamente l’inglese per abbracciare orgogliosamente l’italiano. Una preferenza che vuole sottolineare da un lato l’indipendenza dal mainstream anglofono, e dall’altra la necessità di esprimersi al meglio con i colori e gli accenti della propria lingua madre.

Ogni suo disco rappresenta una piccola biografia e nei testi di “Sconosciuti che conoscono l’amore” emerge proprio la necessità di mettere in musica e parole il sentimento amoroso. Piccole e grandi esperienze del quotidiano, la paura e lo sconforto nell’iniziare ad amare un’altra persona, ma anche la voglia di uscire allo scoperto per raccontare con lucida semplicità il modo di un ragazzo di vent’anni ai giorni nostri. “Ho cercato di raccogliere i momenti di sconforto e raccontarli in queste canzoni” spiega Junior V, dove queste canzoni appaiono reali proprio perché “affondando nei ricordi belli e malinconici allo stesso tempo”.

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