Il Consiglio spinge per il ricambio generazionale nelle aree rurali dell’Ue.

Il Consiglio dell’Ue ha approvato oggi le sue conclusioni per le zone rurali dell’UE, fornendo orientamenti politici alla Commissione e agli Stati membri mirati a promuovere prosperità e resilienza nelle zone rurali dell’Unione.

La serie di conclusioni, approvata all’unanimità dai ministri dell’Agricoltura dell’UE, riconosce i contributi chiave forniti dalle zone rurali alla forza economica dell’UE, alle transizioni verde e digitale e all’azione per il clima . Inoltre, le conclusioni evidenziano il ruolo delle zone rurali nel garantire la sostenibilità e la sicurezza alimentare e nel preservare il patrimonio culturale delle comunità locali.

Le conclusioni evidenziano la complessità e la diversità delle zone rurali , sottolineando le sfide particolari che molte di queste aree si trovano ad affrontare, come il declino e l’invecchiamento della popolazione, i divari di genere, la connettività limitata, le infrastrutture sottosviluppate o la mancanza di opportunità di lavoro adeguate.

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Improcrastinabile, quindi, l’erogazione di importanti risorse, per colmare i tanti gap territoriali vissuti dagli abitanti delle aree rurali, specialmente tra i giovani, sempre più diretti verso le tante zone urbane dell’Unione europea e, infine, per sostenere un rinnovato piano di coprogrammazione dal basso con la popolazione rurale.

Nelle loro conclusioni i ministri sottolineano inoltre l’importanza della transizione digitale, dell’innovazione e della connettività, compresa la copertura della banda larga. A questo proposito, le opportunità di formazione e lo sviluppo delle competenze digitali vengono evidenziate come cruciali.

I ministri riconoscono l’importanza degli investimenti da parte dell’UE, nazionali, regionali e locali per realizzare questa visione a lungo termine. La razionalizzazione dei finanziamenti contribuirebbe ad affrontare la scarsa disponibilità di servizi pubblici e a migliorare le infrastrutture e la connettività . In questo contesto, tutte le politiche e gli strumenti pertinenti dell’UE dovrebbero essere coinvolti e contribuire con le risorse adeguate per sostenere le zone rurali.

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Per garantire che i finanziamenti vengano utilizzati in modo ottimale, i ministri invitano la Commissione a istituire uno strumento di monitoraggio per valutare i finanziamenti dell’UE a sostegno delle aree rurali e a stabilire una procedura per garantire coerenza e sinergie tra le politiche e gli strumenti pertinenti dell’UE.

Le conclusioni riconoscono inoltre che i cambiamenti demografici stanno avendo un impatto negativo sulle zone rurali, portando anche allo spopolamento. I ministri chiedono pertanto soluzioni volte ad attrarre i giovani, compresi i giovani agricoltori, verso le zone rurali.

Le soluzioni proposte includono la facilitazione dell’accesso dei giovani ai finanziamenti e alla terra, fornendo loro diverse opportunità di lavoro e formazione e coinvolgendoli nel processo decisionale locale. Serve, però, aprire la borsa per i giovani aspiranti imprenditori agricoli, specialmente quelli/e di prima generazione, privi di mezzi propri e di know how agricolo.

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Un altro aspetto sociale preso in considerazione dai ministri nelle conclusioni è il ruolo delle donne. Il Consiglio ritiene che siano necessarie misure di sostegno per contribuire a creare nuove opportunità di lavoro e coinvolgere meglio le donne nel processo decisionale. Anche la pari partecipazione delle donne all’agricoltura è un obiettivo importante evidenziato dai ministri a questo proposito.

Per contribuire a promuovere la resilienza e la prosperità delle zone rurali dell’UE, il Consiglio invita la Commissione a prendere in considerazione la possibilità di trasformare la visione in una vera e propria strategia rurale dell’UE , con un approccio globale e flessibile e indicatori pertinenti.

Inoltre, il Consiglio incoraggia gli Stati membri a impegnarsi ulteriormente nel Patto rurale e a sviluppare strategie e piani d’azione a livello nazionale, regionale e locale a beneficio delle aree rurali.