Il Consiglio approva il quarto mese di esercizio provvisorio. Dove è andata a finire la “capacità di Governo?”.
Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato – 27 voti a favore e 20 contrari – il quarto mese di esercizio provvisorio, confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, tutta l’incapacità dell’attuale armata Brancaleone al Governo della Regione Sardegna.
Per effetto del voto favorevole (meglio spiegarlo per gli analfabeti funzionali e groupies del centrosinistra) quindi è stato prorogato l’esercizio provvisorio di bilancio della Regione per il 2025 fino al 30 aprile. Complimenti ad “Alessandra Todde e partners”.
Ovvie, nell’occasione, le solite dichiarazioni di circostanza, del relatore di maggioranza, oggi Alessandro Solinas del Movimento 5 Stelle, che dopo aver ricordato i passaggi che hanno portato all’approvazione della manovra finanziaria in Commissione ha auspicato “il celere ingresso in aula della manovra finanziaria. E’ pronta per essere discussa”.
L’incapacità al potere è poi stata rimarcata dai consiglieri di minoranza, per i quali, in sostanza, il “governo dei migliori” continua a non essere in grado di impostare la minima programmazione: “E’ una giornata storica perché non accadeva dal 2013 che la Regione Sardegna approvasse il bilancio nel mese di aprile”, ha evidenziato nell’occasione Fausto Piga di Fratelli d’Italia.
Parere condiviso anche da Alessandro Sorgia del gruppo Misto: “Siamo ostaggio dell’incapacità politica della Giunta Todde e della sua maggioranza. Come si può pensare di affrontare le emergenze senza una programmazione economica definita?”. Nulla di ineccepibile, insomma.
Una proroga che conferma “un’altra prova di incapacità della Giunta” e della sua maggioranza per Alice Aironi.
L’impressione, adesso, è che per forzare i tempi per l’approvazione della Manovra finanziaria si procederà all’inserimento delle classiche norme intruse e dei numerosi emendamenti puntuali (probabilmente, a questo giro, non firmati dai consiglieri regionali), così da “distrarre” i soliti milioni di euro di prebende e affidamenti diretti che ben poco hanno a che fare con lo sviluppo socio-economico dell’Isola. Ma, volendo parafrasare la celebre opera lirica in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart, “Cosi fan tutte”.