Il Comitato delle Associazioni Sarde per la Mobilità Internazionale in difesa del personale amministrativo regionale.

Le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa sulla produttività dei dipendenti regionali in smart working hanno causato un autentico vespaio di polemiche. Funzionamento e disfunzioni della pubblica amministrazione sono un tema che tocca da vicino la vita di tutti e, com’era prevedibile, la cosa ha immediatamente dato vita a un intenso dibattito.

Il CASMI, comitato che riunisce le associazioni sarde attive nei programmi europei per la mobilità culturale e la gioventù, ha preso posizione in difesa del personale della Regione in un comunicato pubblico.

<<Il Comitato delle Associazioni Sarde per la Mobilità Internazionale – afferma il comunicato – ribadisce la gratitudine e l’apprezzamento per il lavoro svolto dagli addetti dell’amministrazione regionale sarda.  Siamo consapevoli che in questo settore vi siano problemi, inefficienze e comportamenti sbagliati. Pensare tuttavia di risolverli col ricorso allo stereotipo dello “statale fannullone” ci pare profondamento sbagliato.>>

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<<Cosi come è errato addossare ai dipendenti regionali le responsabilità dei disservizi determinati dal telelavoro, modalità operativa non da essi decisa.  Sotto questo punto di vista, peraltro, ci teniamo a rimarcare che le interlocuzioni con i nostri referenti nella pubblica amministrazione regionale non hanno subito interruzioni o rallentamenti di sorta. >>

La difesa dell’operato del personale regionale si accompagna inoltre con la richiesta di un rinnovamento della Pubblica Amministrazione basato su una più efficace organizzazione della struttura e sulla  valorizzazione delle eccellenze.

<<Le recenti polemiche sorte sulla questione confermano che, ormai, sia inderogabile la discussione di  una riforma della pubblica amministrazione basata su due elementi chiave mancanti nell’attuale assetto: riconoscimento del merito e riorganizzazione delle funzioni. Solo così – conclude il comunicato – si potrà dare una risposta ai cittadini che legittimamente chiedono una pubblica amministrazione di qualità.>

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