Il “cibo spazzatura” dilaga sui social grazie agli influencer.
Il quotidiano online “Il Fatto Alimentare” ha recentemente evidenziato la dilagante pubblicità del junk food (cibo spazzatura) nei social media, soprattutto su piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube, operata da molti influencer seguiti dai più giovani.
Tra le categorie di alimenti più pubblicizzate sui social media, secondo la relazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) del 7 febbraio 2022, ci sarebbero bevande zuccherate e gassate, cioccolato, snack dolci e salati e merendine.
“E’ preoccupante ed evidente il continuo ed esteso uso di tecniche di marketing persuasivo, che continuano a rivolgersi a bambini e adolescenti con vari mezzi tra cui, ad esempio, il posizionamento del marketing su siti web popolari tra i giovani”, ha dichiarato l’eurodeputata del gruppo Identità e Democrazia, Mara Bizzotto, secondo la quale manca “uno strumento normativo ad hoc che disciplini il fenomeno dell’influencer marketing”.
Attualmente in Italia l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) è intervenuta per evitare queste forme di pubblicità occulta mentre a livello europeo circa 20 federazioni paneuropee hanno lanciato un appello in occasione della Giornata contro l’obesità 2022.
Sulle misure a tutela dei consumatori dalle pratiche scorrette dell’influencer marketing e della salute dei più giovani il Commissario Thierry Breton ha ricordato che la legge sui servizi digitali agirà sulla pubblicità online e sui diritti dei minori, mettendo in atto misure adeguate per garantire un elevato livello di tutela della vita privata e vieterà inoltre la pubblicità mirata ai minori.
“Le piattaforme online – ha dichiarato l’esponente della Commissione von der Leyen – hanno il dovere di valutare e attenuare i rischi per rispondere meglio alle preoccupazioni della società, come quelle che riguardano i minori. Le nuove norme consentiranno agli utenti di essere informati nei casi in cui visionano contenuti sponsorizzati e quando gli influencer promuovono messaggi commerciali. Anche la direttiva sui servizi di media audiovisivi
protegge i minori da comunicazioni commerciali audiovisive inadeguate riguardanti i prodotti alimentari e incoraggia l’adozione di codici di condotta a livello di UE”.
Per quanto riguarda la promozione di una dieta equilibrata, Breton ha poi rimarcato che la Commissione ha adottato la strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare sano e rispettoso dell’ambiente. “La Commissione prepara iniziative per promuovere un’alimentazione sana, ridurre le pratiche di marketing aggressivo, stimolare la riformulazione degli alimenti trasformati e migliorare le informazioni sui prodotti. Queste iniziative contribuiranno a favorire la transizione a un’alimentazione più sana e sostenibile, riducendo i tassi di obesità e l’incidenza delle malattie. Da molti anni la politica agricola comune finanzia anche i programmi destinati alle scuole, i quali promuovono abitudini alimentari sane tramite l’adozione di misure educative e la distribuzione di prodotti più sani nelle scuole. L’attuale campagna HealthyLifestyle4All mira a mettere in relazione lo sport e gli stili di vita attivi con le politiche riguardanti la salute, l’alimentazione e altri ambiti con l’obiettivo di controbilanciare gli effetti delle cattive abitudini alimentari”, ha concluso il Commissario europeo.
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