Il Centro sclerosi multipla verso il Businco.
Il Centro sclerosi multipla di Cagliari sarà trasferito nei locali del Centro di Neuroriabilitazione dell’ospedale Businco per consentire l’attivazione di 100 posti letto per la cura dei pazienti affetti dal Covid-19 nella struttura di via Is Guadazzonis.
Una soluzione temporanea per dare continuità all’assistenza dei pazienti seguiti dall’ospedale Binaghi per l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu:”I locali sono stati ristrutturati di recente, al momento non sono utilizzati da altri servizi e potranno ospitare le attrezzature e gli strumenti necessari a garantire continuità assistenziale e terapeutica alle persone colpite da sclerosi multipla, in un contesto ospedaliero dove sono presenti specialità e servizi adeguati”.
“Il centro – precisa l’esponente della Giunta Solinas – è punto di riferimento regionale per la sclerosi multipla, ma assiste anche persone affette da malattie rare, neuromuscolari e distrofie. L’emergenza Covid ci obbliga a riorganizzare strutture e servizi, ma non avremo mai potuto dare risposte alle necessità dettate dalla pandemia senza individuare contestualmente un’alternativa ottimale e sicura per tanti pazienti fragili. Con l’Aism, Associazione italiana sclerosi multipla, abbiamo immediatamente intrapreso un percorso di confronto e condivisione”.
“Capiamo il momento di emergenza – per Liliana Meini, Presidente del Coordinamento Aism Sardegna – La stessa Aism è in prima linea dall’inizio della pandemia con gli operatori sanitari. Per questo la soluzione temporanea proposta ci sembra adeguata al fine di mantenere i livelli di assistenza essenziali e la continuità di cura in un momento grave e difficile per tutti. Terminata la crisi sanitaria – prosegue Meini – sarà fondamentale mantenere con la Regione questo livello di confronto, in maniera duratura e costruttiva per migliorare il livello di assistenza e cura per i pazienti con sclerosi multipla e finalmente dare concreta attuazione ai percorsi di presa in carico e continuità assistenziale definiti con l’adozione del PDTA, unitamente all’avvio del registro regionale di patologia e all’Osservatorio regionale sulla sclerosi multipla”.
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