Il Cdm approva il decreto “Riaperture”. Le nuove disposizioni per bar, ristoranti e luoghi della cultura.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha appena approvato il decreto-legge ‘Riaperture’ che introduce nuove misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali.
Il decreto, tra le principali novità, prevede l’introduzione, sul territorio nazionale, delle “certificazioni verdi Covid-19”, comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo.
Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione avranno una validità di sei mesi, quella relativa al test risultato negativo sarà valida per 48 ore. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea saranno riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea.
Il testo approvato, inoltre, delinea il cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni per le attività sociali ed economiche e la reintroduzione delle zone gialle. Dal 26 aprile saranno consentiti gli spostamenti tra Regioni diverse in zona bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della “certificazione verde”, saranno consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa.
Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, sarà consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non saranno invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa.
Per quanto concerne la scuola e l’università, dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, della scuola dell’infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie), e, per almeno il 50 per cento degli studenti, della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.).
Nella zona rossa, l’attività didattica in presenza sarà garantita fino a un massimo del 75 per cento degli studenti e sarà sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone gialle e arancioni, l’attività in presenza è garantita ad almeno il 70 per cento degli studenti, fino al 100 per cento. Dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza.
Sotto l’aspetto più controverso, ovvero quello relativo alla riapertura di bar e ristoranti dal 26 aprile 2021, nella zona gialla sono consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti.
Per quanto riguarda gli spettacoli aperti al pubblico, sempre dal 26 aprile 2021, in zona gialla la capienza consentita non potrà essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non potrà essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività dovranno svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
A decorrere dal 1° giugno 2021, in zona gialla, le disposizioni previste per gli spettacoli si applicano anche agli eventi e alle competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. La capienza consentita non potrà essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non potrà essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso. E’ possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza.
Inoltre, per effetto del decreto, dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.
Dal 15 giugno in zona gialla, sarà poi consentito lo svolgimento in presenza delle fiere e dal 1° luglio per i convegni e congressi. Sarà consentito svolgere, anche in data anteriore, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico. Ancora, dal 1° luglio 2021 sono consentite in zona gialla le attività dei centri termali e quelle dei parchi tematici e di divertimento.
Nel corso della seduta del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini è stato deliberato di non impugnare la legge della Regione Sardegna n. 4 del 25/02/2021 (Legge di stabilità 2021) e la legge Regione Sardegna n. 5 del 25/02/2021 (Bilancio di previsione triennale 2021-2023).
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