Il ‘Capitano’ nell’Isola, Lai: “Salvini in Sardegna, vende le solite promesse ogni 5 anni”.
Prosegue sulle note della polemica la discesa dei big della politica nell’Isola. A lanciare oggi l’ultima filippica contro i leader del centrodestra è stato il deputato dem, Silvio Lai, entrato a gamba tesa sulla ‘solita’ visita del leader del Carroccio: “Dopo il nulla cosmico di impegni presi e non mantenuti, Salvini si accorge ora della Sardegna e riprende a fare il venditore di tappeti, dimenticando, lui e la Lega nell’isola, di essere il responsabile del disastro dei trasporti per terra, per mare, nel cielo.Intanto annuncia, in maniera sospetta, a pochi giorni dal voto che ci sarà la ripresa dei lavori di completamento della strada Sassari Alghero. Già ha il sapore della burla il fatto che la priorità sarà la bonifica del tracciato da eventuale presenza di ordigni mentre la si da già per fatta e finita. Poi con grande sprezzo del ridicolo aggiunge l’annuncio della presenza dell’esercito, anziché potenziare le forze ordinarie della polizia, per garantire la sicurezza nella città di Sassari, come se fossimo in qualche città nelle mani della criminalità organizzata. E poi Salvini, che ricordiamo per la colpevole assenza sui rincari dei voli aerei per la Sardegna ed anche per l’inefficienza sul fronte del trasporto ferroviario, continua a sbandierare un investimento per 5 miliardi quando in realtà nella legge di bilancio vi sono solo 5 milioni a disposizione.Il ministro Salvini di contro porta la totale responsabilità di 5 anni di disastri in Sardegna del suo presidente Solinas che pure i suoi alleati si sono visti costretti a sfiduciare”.
In effetti, pur essendo stato alla maggioranza con il Governo Conte 1 ed essere stato rappresentato nell’isola con una Lega nord all’11%, di esercito pare essersene visto poco per le strade delle città della Sardegna, specialmente a Sassari e Cagliari dove numerosi sono stati i casi di degrado e scarso presidio del territorio.
Aspetto, per ampi versi, ricordato anche da Patrizia Mercuri, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo San Donato: “La posizione espressa questa mattina dal vicepremier Salvini rispetto alla presenza della Brigata Sassari nel nostro centro storico lascia con l’amaro in bocca, ma non di stucco. Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi. Non serve l’esercito ma idee, patti di comunità, interventi multidimensionali, finanziamenti mirati, soluzioni abitative e lavorative, lotta alla dispersione scolastica, cultura, integrazione e certamente sicurezza. Infine vorrei ricordare a Michele Pais che il problema del centro storico non nasce oggi e che il governo regionale, negli ultimi cinque anni, è risultato completamente assente rispetto a quanto più volte segnalato non solo dalla scuola ma anche dal Comitato dei cittadini del Centro Storico”.