Il Calcio è uno sport regolato da associazioni con meccanismi di governance fragili.

Il calcio rappresenta un pilastro sociale, sportivo ed economico fondamentale nell’UE, poiché genera grandi movimenti di massa, numerosi praticanti, ampio indotto e significativi investimenti. Un sistema, oggi, dinanzi a una evidente discontinuità storica secondo gli eurodeputati Marco Campomenosi (ID), Nicola Procaccini (ECR) e Stefania Zambelli (PPE).

“Nonostante l’importanza socio-economica del calcio, la sua regolamentazione a livello globale – colpevolmente lasciata dalla politica alle associazioni di settore, che operano in posizione dominante e con fragili meccanismi di governance – appare inadeguata. Soprattutto – proseguono – si registrano crescenti divari nella distribuzione di risorse, a danno del principio fondamentale di equa competizione sportiva che è pienamente riconosciuto dal diritto europeo. La nuova Champions League acuisce questa deriva, spiazzando tutti i campionati nazionali senza meccanismi solidaristici riequilibratori. È quindi cruciale – concludono – promuovere un ambiente sportivo più inclusivo ed equo, favorendo l’equa competizione sportiva e finanziaria”.

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Iniziative legislative mirate a contrastare gli abusi di posizione dominante delle associazioni di settore, però, assenti come confermato dalla commissaria europea Iliana Ivanova: ” Non ci sono attualmente iniziative legislative su tali questioni specifiche. Vale la pena di ricordare che la Corte di giustizia, in tre sentenze relative allo sport – le C-333/21, European Superleague Company SL, C-124/21 P, International Skating Union e C-680/21, SA Royal Antwerp Football Club -, ha sottolineato nel dicembre 2023 che l’articolo 165 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea conferisce all’UE una competenza di sostegno e non costituisce una base giuridica per l’armonizzazione a livello dell’UE delle disposizioni legislative e regolamentari nel settore sportivo”.

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Una libertà di fatto, quindi, rimarcata nella risposta dell’esponente dell’Esecutivo von der Leyen: “La Commissione riconosce l’autonomia degli organi direttivi dello sport e sostiene un modello europeo dello sport basato su caratteristiche che comprendono la solidarietà e l’interdipendenza tra lo sport ad alto livello e lo sport di base. Esistono diversi meccanismi di solidarietà nel calcio europeo, a livello sia nazionale che continentale: ad esempio, per il prossimo ciclo di competizioni europee a squadre di club (2024/2027), l’UEFA (Unione delle federazioni calcistiche europee) ha deciso di aumentare la quota dei ricavi totali distribuiti alle squadre che non partecipano alle tre competizioni europee, raddoppiandola quasi e portandola a oltre il 7%”.

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foto di Michal Jarmoluk da Pixabay.com